Dona acqua potabile. Salva una vita.

A Gaza, 4 famiglie su 5 non hanno accesso all’acqua potabile. Oggi l’89% delle infrastrutture idriche è danneggiato o distrutto e si trovano perlopiù in zone inaccessibili, causando una ridotta disponibilità di acqua pulita al giorno per persona, molto al di sotto dei litri minimi raccomandati dall’OMS. Intere comunità sopravvivono bevendo acqua contaminata, con effetti devastanti: la quasi totalità dei bambini sotto i 5 anni soffre di malattie causate dall’acqua sporca.

Donare acqua oggi significa proteggere migliaia di vite dalla sete, dalle infezioni, dalla disperazione.

Gaza è sull’orlo della carestia.

La carestia a Gaza non riguarda solo la mancanza di cibo, ma la privazione simultanea di acqua, cure mediche, igiene, energia. Intere famiglie vivono con meno di un pasto al giorno. I bambini si ammalano di malnutrizione, ma spesso non possono essere curati: mancano medicinali, carburante, strutture sanitarie funzionanti.

Il 96% della popolazione è in grave insicurezza alimentare e le donne incinte e in allattamento sono tra le più colpite: 11.000 vivono in carestia e 17.000 necessitano cure urgenti. Gli aiuti arrivano con il contagocce e i prezzi sono aumentati fino al +700 %.

La carestia è il punto di rottura di una società. Riconoscere il problema e comprenderlo è il primo passo: leggi l’approfondimento Striscia di Gaza: in guerra si muore di sete e di fame.

Plumpy’Nut è vita. È energia. È possibilità.

Il Plumpy’Nut è un alimento terapeutico ad alta densità calorica, specificamente pensato per salvare bambini affetti da malnutrizione acuta. Ha l’aspetto di una crema di arachidi, ma al suo interno racchiude vitamine, proteine e grassi essenziali. In un contesto dove il cibo scarseggia e le cure sono limitate, ogni bustina è una possibilità di recupero, crescita, sopravvivenza.

A Gaza, nell’ultimo anno, CESVI ne ha consegnate oltre 18 tonnellate alle cliniche pediatriche nei governatorati più colpiti, raggiungendo 3.480 persone con la distribuzione di 1.492 pacchi alimentari in 4 accampamenti a Gaza North e Deir el Balah.

Cosa sta accadendo alla popolazione di Gaza

La popolazione di Gaza vive in una crisi senza precedenti. Oltre 168.000 persone sono morte da ottobre 2023, compresi 51.000 bambini. Più di 1,9 milioni sono sfollati interni, e il 70% del territorio è definito “no-go zone”, rendendo gran parte dell’assistenza inaccessibile. Anche le cosiddette “zone sicure” sono spesso bombardate: Al Malwasi è stata colpita oltre 100 volte in meno di due mesi, con centinaia di vittime.

Le famiglie vivono in condizioni di insicurezza idrica: le malattie legate all’acqua contaminata coinvolgono il 90% dei bambini sotto i 5 anni. Le condizioni igieniche sono al limite, i casi di malattie intestinali ed epatite A si contano a decine di migliaia.

L’intervento di CESVI in Palestina

CESVI è presente nella Striscia di Gaza dal 1994, con un intervento costante e concreto al fianco della popolazione.

Un esempio fra tanti di questo impegno, è avvenuto a luglio 2025, quando CESVI ha installato un impianto che fornisce ogni giorno acqua pulita all’ospedale pediatrico Al Rantisi, nel Nord di Gaza, l’ultimo rimasto attivo in quell’area. Grazie a questa nuova fornitura, l’acqua risulta sterile, adatta all’uso medico e a garantire il funzionamento di 13 postazioni di dialisi, salvando ogni giorno 300 bambini.

Per sapere di più sugli interventi di CESVI a Gaza, leggi anche Gaza: fame, sete, disperazione. Il nostro impegno non si ferma

Come aiutare la popolazione della striscia di Gaza

Davanti a una crisi così vasta, aiutare, donare, sostenere nel tempo o anche solo informarsi con consapevolezza è un atto di vicinanza reale e di civiltà. Oggi puoi scegliere di esserci: non per pietà, ma per responsabilità. Per riconoscere, tra i numeri, le persone.

Dona oggi: ogni gesto, piccolo o grande, può avere un impatto enorme per chi sta lottando per sopravvivere.

Scegli il tipo di donazione

Puoi donare 18, 36 o 55€, oppure scegliere un importo libero, in modo semplice e sicuro, tramite carta di credito o altri servizi di pagamento online.

Per ogni euro donato, 90 centesimi sostengono direttamente i progetti umanitari. Solo il 10% copre i costi di gestione. La trasparenza è parte del nostro impegno, così come il rispetto di ogni scelta: piccola o grande, ogni donazione è preziosa.

5×1000 per la Palestina

Destinare il 5×1000 alla Palestina è un modo per fare la differenza, per tendere una mano a chi vive in una terra segnata da difficoltà e ferite profonde. Non è solo una donazione, ma un vero e proprio atto di solidarietà, un abbraccio collettivo a chi affronta ogni giorno precarietà, insicurezza e bisogno.

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