Tra i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, sanciti dalle Nazioni Unite, figura al numero 13 la lotta al cambiamento climatico.
I cambiamenti climatici si manifestano in forme diverse: riscaldamento globale, precipitazioni anomale per numero e intensità, scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello dei mari.
Il cambiamento climatico è un fenomeno che interessa il mondo intero. I suoi effetti stanno sconvolgendo la vita di milioni di persone, causando vittime, povertà, scontri, migrazioni massicce e danni economici.
Gli eventi climatici estremi sono sempre più presenti ovunque, anche nel nostro Paese. Non si tratta di fenomeni passeggeri o imprevedibili, ma degli effetti del riscaldamento globale. Il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con una temperatura media di 0,60° maggiore rispetto al 1991-2000. Tra 1970 e 2021 i fenomeni meteorologici estremi nel mondo sono stati 11.778, con la morte di 2 milioni di persone, per il 90% nei Paesi in Via di Sviluppo, che paradossalmente sono quelli che meno contribuiscono alle emissioni di gas serra.
La crisi climatica è anche tra le cause principali di migrazioni e sfollamenti. 117,3 milioni di persone nel mondo nel 2023 sono state costrette ad abbandonare le proprie case (UNHCR), il 40% di questi sono bambini. Alla fine del 2023, quasi tre quarti delle persone sfollate vivevano in Paesi fortemente esposti ai rischi legati al clima.
Cesvi opera nel contrasto al cambiamento climatico in diversi Paesi nel mondo quali Somalia, Etiopia, Zimbabwe, ma anche Pakistan e Myanmar, cercando di attuare strategie di prevenzione e rafforzamento della resilienza, oltre che intervenire nella primissima emergenza in caso di catastrofi climatiche.
Il Corno d’Africa è un’area estremamente vulnerabile agli shock climatici. Sta affrontando la sua peggiore siccità in 40 anni con sei stagioni delle piogge fallite, fenomeno causato dal ritorno di El Niño. Recentemente è stato colpito da devastanti alluvioni che hanno interessato 36 milioni di persone, deteriorando le condizioni di sicurezza alimentare e causando epidemie di colera. In Etiopia, dove 21,4 milioni di persone sono in stato di necessità (OCHA) e 158 milioni vivono uno stato di insicurezza alimentare acuta, CESVI concentra i propri interventi sulla promozione del triplo nesso fra Aiuto umanitario-Sviluppo-Pace e sostiene la popolazione attraverso progetti di assistenza in denaro, riabilitazione e restauro di bacini per il raccoglimento dell’acqua, preparazione dei terreni al pascolo, nonché attività di peacebuilding per aiutare le comunità a condividere le risorse in un’ottica di aiuto reciproco.
L’Africa meridionale a sua volta sta sperimentando una siccità senza precedenti con conseguenze catastrofiche per la popolazione colpita di oltre 61 milioni. La gravissima mancanza di acqua sta colpendo le popolazioni e il bestiame, compromettendo i mezzi di sussistenza delle comunità. In Zimbabwe 2,6 milioni di persone non hanno accesso costante e sicuro ad acqua potabile e sale il rischio di epidemie di malattie infettive e trasmesse dall’acqua (il Paese sta combattendo un’epidemia di colera, con oltre 31.000 casi). CESVI opera nel sud del Paese con progetti agricoli, strettamente connessi al tema del cambiamento climatico, attraverso la costruzione e la gestione di schemi irrigui per la coltivazione di colture climate-smart, ed è impegnata in interventi mirati a migliorare la resilienza dei mezzi di sussistenza delle comunità locali proprio in virtù della siccità aggravata da El Niño.
In Pakistan nel 2022 una devastante alluvione ha colpito il Paese, evidenziando l’interconnessione degli effetti dell’emergenza climatica. Piogge torrenziali hanno sommerso un terzo del Paese, colpendo oltre 33 milioni di persone e costringendone 8.2 a lasciare le proprie case facendo precipitare il Pakistan in una spirale di fame, malattie e crisi economica. CESVI opera in Pakistan dal 2005 per rafforzare la resilienza del Paese agli shock climatici, ed è intervenuta in questa emergenza per sostenere la popolazione vulnerabile attraverso aiuti economici, materiali per la ricostruzione, kit igienici, acqua potabile e servizi sanitari.
Anche in Italia gli effetti del cambiamento climatico sono ormai evidenti. Le drammatiche alluvioni in Emilia-Romagna o le più recenti in Piemonte e Valle d’Aosta, così come la siccità estrema che sta colpendo la Sicilia, sono la prova di quanto la crisi climatica colpisca ogni parte del pianeta. CESVI è intervenuta in Emilia-Romagna per contribuire alla ricostruzione e alla ripartenza delle attività a partire dal ripristino delle strutture per l’infanzia e di accoglienza per minori provenienti da contesti particolarmente complessi e fragili.
La potenza dell'acqua
Shama, viene dal Sindh, una delle quattro province del Pakistan. Prima delle terribili alluvioni del 2022 viveva una vita serena, era una donna felicemente sposata con sei figli da accudire.
La sua famiglia dipendeva interamente dall’agricoltura per sostentarsi, ma quando le alluvioni hanno colpito il Paese, tutto è cambiato improvvisamente. Le loro case sono state distrutte e i raccolti sono stati spazzati via.
In mezzo al caos e alla disperazione, Shama e la sua famiglia si sono trovati senza un luogo sicuro in cui stare. Il cibo scarseggiava e a volte erano costretti ad andare a letto a stomaco vuoto.
Hanno perso tutto ciò che avevano: i raccolti, gli animali e tutti i loro beni.
Con l’aiuto di CESVI, Shama ha ricevuto cibo e riparo, una luce di speranza in un momento di estrema difficoltà.