Con la donazione 5 per mille a CESVI puoi dare un solido futuro a migliaia di bambini
Fame, povertà, maltrattamenti minacciano la vita di migliaia di bambini in Italia e nel mondo.
Costruisci per loro un solido futuro insieme a CESVI donando il tuo 5×1000.
Nella tua dichiarazione dei redditi, ricordati di scrivere il CF 9500 873 0160.
Noi di CESVI da 39 anni siamo al fianco dei bambini più vulnerabili, a rischio malnutrizione, abusi e povertà, attraverso le Case del Sorriso, vere e proprie oasi di opportunità in cui garantiamo ai più piccoli cibo, cure, salute, istruzione e affetto.
Oggi siamo sempre più impegnati anche in Italia, dove abbiamo aperto tre nuove Case del Sorriso CESVI a Napoli, Bari e Siracusa, per offrire protezione e ai bambini più fragili e aiutarli a costruirsi un futuro migliore.
Il tuo gesto può cambiare la vita di moltissimi bambini, sostienili: dona il tuo 5 per mille a CESVI! CF 9500 873 0160.
Un consiglio? Spargi la voce! Più persone faranno come te e più
CESVI potrà aiutare i bambini delle Case del Sorriso!
Che cos’è il 5 x mille?
Il 5 x mille è una quota dell’IRPEF che invece di essere destinata allo Stato Italiano può essere devoluta ad associazioni di volontariato e ad organizzazioni di utilità sociale iscritte negli appositi elenchi dell’Agenzia delle Entrate.
Perché donare a CESVI il tuo 5 per mille?
- Non costa nulla. Il 5 x mille è una quota dell’IRPEF che, invece di essere destinata allo Stato, può essere devoluta ad associazioni di volontariato e organizzazioni non lucrative di utilità sociale. Per te è un gesto completamente gratuito, a tanti bambini può cambiare la vita.
- È trasparente. L’utilizzo del 5 x 1000 viene rendicontato annualmente da parte di CESVI all’interno del suo bilancio, secondo le linee guida del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Da quando è stata introdotta la possibilità di donare il 5 per mille, CESVI ha ricevuto la preferenza di più di 75.000 donatori.
- Può cambiare una vita. Il valore del 5 x mille dipende dal reddito e varia da persona a persona. L’importo della donazione 5 per mille permette, ad esempio, di offrire cibo e acqua pulita a un bambino o di salvare tanti bambini in pericolo di vita attraverso la somministrazione di farmaci e vitamine. Cosa aspetti? Dona il tuo 5×1000 a CESVI!
Donazione 5 per mille, ecco come fare!
- Prendi la tua dichiarazione dei redditi (730 o UNICO).
- Nella sezione “Scelta per la destinazione del cinque per mille” firma all’interno della casella “Sostegno degli enti del Terzo Settore iscritti nel Runts di cui all’Art. 46, C. 1, del D.LGS. 3 Luglio 2017, N. 117, comprese le cooperative sociali ed escluse le imprese sociali costituite in forma di società, nonché sostegno delle Onlus iscritte all’anagrafe”.
- Riporta, sotto la firma, il codice fiscale di CESVI: 9500 873 0160. Porterai subito aiuto a migliaia di bambini, donne e uomini nei paesi più poveri del mondo.
Altre domande frequenti sul 5 per mille
Chi può donare il 5 per mille?
Il 5 per mille può essere donato da qualsiasi persona fisica che paga l’IRPEF.
Chi sono i beneficiari del 5×1000?
L’Agenzia delle Entrate pubblica ogni anno un elenco aggiornato di tutti i beneficiari che possono ricevere il 5×1000. CESVI fa parte delle associazioni no profit per la destinazione 5 per mille.
Cosa succede se non scelgo di donare il cinque per mille?
Destinare il 5×1000 non è una scelta obbligatoria. Se fai la firma per il cinque per mille senza però indicare a quale ente destinarlo, la quota del 5 per mille sarà destinata al comparto prescelto in maniera proporzionale.
5 per mille e dichiarazione dei redditi: quali sono i modelli?
Quando si fa la dichiarazione dei redditi i modelli da compilare sono: il Modello Unico, il Modello 730 e la Certificazione Unica (CU)
Modello Unico
Questo modello di dichiarazione dei redditi è utilizzato dai lavoratori autonomi come i possessori di Partita IVA. Possono presentare il Modello Unico anche i pensionati o i lavoratori dipendenti che percepiscono redditi diversi come, ad esempio, rendite di immobili o terreni.
730
Il modello 730 è il modello di dichiarazione dei redditi che deve essere presentata da chi svolge lavoro dipendente o assimilato. Il 730 rispetto al Modello Unico ha una strutturazione più semplice, dal sito dell’Agenzia delle Entrate, infatti, è possibile scaricare il Modulo 730 precompilato.
Certificazione Unica (CU)
La Certificazione Unica viene data dal datore di lavoro in caso di lavoratori dipendenti e dall’ INPS in caso di pensionati. Nella CU sono presenti tutti i guadagni ottenuti nel corso dell’anno precedente con quel datore di lavoro e le tasse che sono state applicate. Se si sono svolti più lavori durante l’anno si avrà una certificazione unica per ogni lavoro effettuato da consegnare per la dichiarazione dei redditi.
Posso donare l’8 per mille se faccio la donazione del 5 per mille?
Sì. Se si fa la donazione del 5×1000 si può fare anche quella dell’8×1000.
Entrambe danno la possibilità al cittadino contribuente di donare una parte delle imposte sul reddito. La differenza è che con l’8×1000 si offre il sostegno alla Chiesa di culto (confessioni e credo religiosi).
Posso donare il 5 x mille anche se non ho l’obbligo della dichiarazione dei redditi?
Certo! Basta recarti in banca o in un ufficio postale e consegnare in busta chiusa la scheda integrativa 5 x mille contenuta nel tuo CU. È importante che la busta riporti “scelta destinazione 5 per mille dell’IRPEF” con il tuo nome, cognome e codice fiscale.
Scadenze fiscali per destinare il 5 per mille
Ecco tutte le scadenze che dovete rispettare per questo 2024:
730 ordinario
- Entro il 2 ottobre 2024 per chi lo presenta al sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale, al Caf o al professionista abilitato.
730 precompilato
- Entro il 2 ottobre 2024 per chi lo presenta direttamente all’Agenzia delle entrate.
- Entro il 2 ottobre 2024 per chi lo presenta al sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale, al Caf o al professionista abilitato.
Modello Redditi Persone Fisiche (Ex Unico)
- Tra il 2 maggio e il 30 giugno 2024 se la domanda è fatta in forma cartacea attraverso l’ufficio postale.
- Entro il 30 novembre 2024 se la domanda è fatta per via telematica direttamente dal cittadino o attraverso un intermediario abilitato.