Un lascito testamentario a favore di CESVI è un gesto generoso e di amore che permette di continuare a prendersi cura delle persone più povere del mondo anche dopo la propria morte.
Non servono ingenti patrimoni per lasciare grandi eredità. Bastano carta, penna e la tua firma per decidere di continuare ad aiutare i bambini, le donne e le famiglie che ancora soffrono per malattia, fame e guerre.
Cos’è un lascito testamentario
Con il lascito testamentario puoi decidere di destinare i tuoi beni, o una parte di essi in eredità a una persona o a un ente benefico dopo la tua morte, in questo caso si chiama testamento solidale.
Decidere di fare testamento vuole dire essere sicuri che le tue volontà vengano rispettate, è un atto che non può essere delegato ad altre persone.
Per far sì che il lascito testamentario sia valido, bisogna indicare in maniera chiara ed inequivocabile l’ente o la persona a cui vuoi disporre il tuo testamento.
Il testamento può essere modificato tutte le volte che vuoi fino all’ultimo momento di vita.
Esistono diversi tipi di lasciti testamentari:
Testamento olografo
Il testamento olografo è quello di proprio pugno è ritenuto valido solo se contiene la data e la firma autografa. Per essere sicuri che non venga contraffatto o manomesso è bene consegnarlo in custodia a un notaio.
Testamento pubblico
Il testamento pubblico è quello redatto ufficialmente in presenza di due testimoni da un notaio che trascrive le volontà, e si occupa di conservare il testamento.
Testamento segreto
Il testamento segreto è una trascrizione riservata, può essere scritto di proprio pugno ed essere firmato. Dovrà essere consegnato al proprio notaio in presenza di due testimoni.
Per tutte le tipologie di testamento il notaio dovrà provvedere alla pubblicazione.
Donazione e lascito testamentario: differenze
Donazione e testamento molto spesso vengono confusi, in realtà sono due atti che presentano delle differenze.
La donazione e il lascito testamentario sono entrambi degli atti dove si decide di disporre del proprio patrimonio. La differenza più grande è sulla tempistica in cui i destinatari del gesto possono usufruire del patrimonio.
La donazione è immediata e avviene quando il donatore è ancora in vita. Non solo, la donazione è irrevocabile, una volta che viene formalizzata non si può più tornare indietro. Se però attraverso una donazione viene lesa la quota legittima degli eredi, l’atto può essere impugnato davanti al giudice per
10 anni.
Con il lascito testamentario, invece, i beneficiari potranno entrare in possesso del patrimonio solo dopo la morte di chi ha fatto testamento.
Come si è visto si possono cambiare le volontà sino all’ultimo momento, finché si è in vita.
Altra differenza tra i due atti, è che con la donazione, bisogna rivolgersi a un notaio per redigerla, mentre il testamento se si fa di proprio pugno non è obbligatoria la presenza di questa figura professionale, che dovrà comunque provvedere alla sua pubblicazione.
Quota legittima e quota disponibile nel lascito testamentario
Sia che si decida di fare testamento o di fare una donazione va rispettata la quota legittima. È la quota del patrimonio che spetta di diritto ai propri familiari.
La quota disponibile invece è la parte del patrimonio di cui si può disporre liberamente.
Il lascito testamentario a favore di CESVI, un gesto d’amore!
Chi desidera lasciare qualcosa ai bambini, alle donne e alle famiglie che CESVI assiste ogni giorno può nominare CESVI come erede del proprio patrimonio o di una parte di esso, senza ledere le quote di riserva destinate agli eredi legittimari; oppure inserire un lascito testamentario in denaro, beni preziosi o immobili, contribuendo così a migliorare la qualità della vita delle persone meno fortunate nel mondo.
Il lascito testamentario non deve essere necessariamente di grande entità: anche un piccolo gesto è in realtà di enorme valore e può contribuire in modo significativo ai progetti di solidarietà di CESVI.
Chi ricorda CESVI nel proprio testamento aiuta l’umanità a compiere un altro, importante, passo verso un mondo più giusto. Affronta con noi le sfide del futuro, porta aiuto nelle emergenze, ma soprattutto realizza interventi concreti che contribuiscono a rimuovere le cause della povertà.
Chi ricorda CESVI con un lascito testamentario continua ad essere con noi, con la lungimiranza di una persona illuminata di cui il mondo avrà sempre bisogno!
Lo sapevi che..
- La tua eredità viene devoluta allo Stato se non hai parenti entro il sesto grado.
- Se fai un testamento ad enti benefici è fiscalmente deducibile.
Ecco cosa puoi lasciare nel tuo lascito testamentario:
- Beni immobili: terreni e appartamenti
- Beni mobili: denaro, titoli, azioni, quadri e gioielli
- Polizze vita.
Guarda il video e scopri cosa abbiamo fatto sinora grazie ai lasciti di nostri generosi sostenitori con l’intervista al Vicedirettore Roberto Vignola e approfondisci il tema “come fare testamento” con l’intervista al Presidente del Consiglio notarile di Bergamo Maurizio Luraghi.
Marco e la sua scelta di fare un lascito testamentario a Cesvi
Marco ha 82 anni e, nonostante alcuni acciacchi di salute, è molto in gamba. Ha tre figli ormai adulti e due bellissimi nipotini. Ha perso la moglie quando era ancora molto giovane a causa di una malattia.
Sostiene il Cesvi da parecchi anni perché ha trovato un’organizzazione seria che “spende i soldi nel modo giusto”. Per questo, e per il suo grande cuore, ha pensato al testamento come mezzo per tutelare i propri cari e tutti quei bambini ai quali la povertà ha distrutto il futuro. Donare attraverso un lascito testamentario, conclude, gli sembra anche un bel modo di onorare la memoria della moglie scomparsa.