“In un mondo afflitto da conflitti e divisioni, la pace è un fondamento su cui edificare il futuro. I parchi della pace sono i pilastri di questo processo”.
Sono parole di Nelson Mandela, promotore dei “Peace Park”, l’uomo a cui le donne delle comunità native del Parco del Limpopo intonano canti sacri di ringraziamento.
Nelson Mandela nasce in Sudafrica il 18 luglio 1918, dal capo della tribù Thembu nel villaggio di Qunu, nella regione del Traskei, dove riceve il titolo onorifico di “Madiba” dagli anziani. Profondo sostenitore della scuola e dell’educazione, sa che potranno salvarlo da un destino che sembra già scritto.
A 22 anni sceglie di seguire la strada per la lotta di liberazione dal regime dell’apartheid. Scappa dal suo villaggio, raggiunge Johannesburg e si iscrive a Giurisprudenza, dove aderisce all’African National Congress (ANC) e si fa notare per le sue idee raggiungendo i vertici dell’Assemblea. Si schiera con le vittime della repressione del regime bianco con il suo studio legale e, accusato di tradimento, viene assolto 6 anni dopo. Diventa padre di 4 figli e ne perde 3 a causa dell’AIDS, malattia contro la quale lotterà per tutta la vita.
Il 1960 segna il momento più cupo della storia del Sudafrica quando la polizia uccide 69 persone in una manifestazione di protesta a Sharpeville. Da allora Mandela sceglie la lotta armata e nel 1963 viene condannato all’ergastolo per tradimento.
Inizia così il lungo esilio a Robben Island, dove rimane 27 anni e da dove porta avanti la sua battaglia contro l’apartheid. Il mondo si accorge allora dell’integrità di quest’uomo che trova la libertà l’11 febbraio 1990 quando, davanti ad un’immensa folla, annuncia la fine del regime razzista al fianco di Frederick de Klerk, ultimo presidente del Sudafrica segregazionista e suo futuro vice quando, nel 1994, diviene il primo Capo di Stato sudafricano di colore. Nel 1993 otterranno entrambi il Premio Nobel per la Pace.
Da allora in poi Mandela diventa la leggenda che ispirerà milioni di persone nel mondo. Nel 2004 si ritira dalla politica ma continua ad essere un punto di riferimento universale, icona di giustizia, tenacia e coraggio: un uomo che ha cambiato il suo Paese, e anche il mondo.