FASTWEB CON CESVI
Il colosso italiano delle telecomunicazioni sostiene da sempre il territorio in cui opera finanziando progetti ed iniziative locali. Ecco due esempi di successo che hanno coinvolto i dipendenti di Fastweb dimostrando l’enorme potenziale di aggregazione che può offrire il volontariato aziendale attraverso diverse meccaniche, dal payroll giving, al match giving e alle iniziative ad esse connesse.
PAYROLL GIVING: insieme a CESVI per aiutare le vittime dell’alluvione in Emilia Romagna
A seguito dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna nel 2023, Fastweb ed i suoi dipendenti hanno lanciato una raccolta fondi solidale sotto forma di contributi dei propri dipendenti, raddoppiati dall’azienda con il meccanismo del match giving per sostenere la popolazione e supportare la riapertura di case-famiglia e di centri socioeducativi che accolgono bambini e bambine a Castel Bolognese, uno dei Comuni più colpiti in provincia di Ravenna.
Il contributo di Fastweb e dei suoi dipendenti insieme a CESVI ha permesso alle oltre cento persone ospitate nelle strutture del partner locale di tornare a trovare accoglienza e supporto.
VOLONTARIATO AZIENDALE: un sostegno concreto durante l’emergenza Ucraina e l’emergenza Covid
Nel 2022, Fastweb e i suoi dipendenti sono stati al fianco dei profughi ucraini che hanno dovuto abbandonare il loro Paese a causa della guerra. CESVI, impegnata nella realizzazione di una tenda riscaldata per la prima accoglienza a Záhony, in Ungheria, ha potuto avere il sostegno di Fastweb attraverso la donazione di ore di lavoro che l’azienda ha raddoppiato in valore economico.
Anche durante l’emergenza Covid, Fastweb e CESVI hanno fatto della solidarietà aziendale un potente strumento di aiuto sociale, attivando un programma di volontariato aziendale chiamato “Fastweb aiuta i piccoli imprenditori” che ha coinvolto il 90% dei dipendenti di Fastweb attraverso l’acquisto di Christmas Card aziendali e la donazione di 11.000 ore di lavoro. I fondi raccolti sono stati devoluti a favore delle piccole attività commerciali come bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, piccole agenzie di viaggio, negozi di abbigliamento, di calzature e palestre, a rischio chiusura a seguito delle restrizioni Covid.