I sistemi agroalimentari impiegano direttamente 1,23 miliardi di persone nel mondo (FAO).
Le crisi globali in relazione all’accesso al cibo e ad un’alimentazione sana e regolare hanno dimostrato l’importanza delle catene del valore agroalimentare su scala mondiale.
Quasi 1 miliardo di persone sul pianeta è direttamente impiegato nel settore agroalimentare secondo un rapporto FAO 2023. L’agricoltura e l’intera catena agroalimentare sono quindi fondamentali per garantire la crescita sociale ed economica sostenibile in particolare dei Paesi più vulnerabili del mondo e portare così ad una riduzione della povertà.
La sicurezza alimentare globale dipende fortemente dalle risorse agricole, energetiche e idriche, ma sono molti i fattori che contribuiscono a rendere scarse le risorse stesse a partire dalla crescita demografica, il landgrabbing – o accaparramento delle terre che ha messo a repentaglio il diritto al suolo delle popolazioni locali – gli effetti del cambiamento climatico.
Proprio quest’ultimo gioca un ruolo fondamentale: negli ultimi 30 anni la produzione agricola e zootecnica ha subito perdite per un valore stimato di 3.800 miliardi di dollari a causa di eventi climatici estremi. L’agricoltura è uno dei settori più esposti al rischio di disastri che incidono quindi negativamente sulla sicurezza alimentare.
In Africa come in altri Paesi vulnerabili il sistema agroalimentare è una delle principali fonti di occupazione e di reddito, e ha implicazioni dirette sulla sicurezza alimentare e nutrizionale delle comunità. È quindi fondamentale promuovere modelli sostenibili e resilienti capaci di resistere agli shock economici, sociali, ambientali e politici. In Africa come nel Sud-est asiatico, CESVI punta su uno sviluppo agricolo sostenibile e sull’aumento della produttività mediante la diversificazione delle colture e l’introduzione di nuove tecnologie compatibili con il contesto locale. Oltre a questo, cerca di lavorare su strategie di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico.
In particolare in Zimbabwe CESVI ha una forte esperienza in ambito agricolo nel sud del Paese con la costruzione e la gestione di schemi irrigui per la coltivazione di colture climate-smart e attrattive sul mercato. Qui ha implementato interventi mirati a migliorare la resilienza dei mezzi di sussistenza delle comunità locali in difficoltà a causa della siccità aggravata da El Nino. Tra le molteplici attività, in ambito agricolo vengono istituiti orti comunitari intelligenti dal punto di vista climatico, alimentati a energia solare e con irrigazione a goccia, grazie ai quali le comunità possano avere abbastanza acqua per sfruttare la buona stagione agricola. Gli orti comunitari contribuiscono al miglioramento della sicurezza alimentare in aree dove l’agricoltura dipendente dalle piogge è altamente imprevedibile. Vengono inoltre forniti strumenti per il lavoro comunitario di ripristino del suolo, attraverso lavori di costruzione prima e di piantumazione poi, per rinforzare l’area e prevenire l’aggravamento di questo fenomeno.
Nelle regioni regioni più aride e secche del Myanmar, come la Dry Zone, CESVI opera per aumentare la produttività agricola con l’introduzione di colture variegate e tecniche innovative che consentano di incrementare il raccolto e ridurre la perdita di derrate alimentari, e per migliorare la gestione delle risorse idriche attraverso sistemi efficienti di raccolta delle acque e irrigazione. Queste azioni sono supportate da attività di formazione e coinvolgimento delle comunità e delle istituzioni locali per garantire loro autonomia e capacità di autosostentamento.
Coltivare il futuro
Maria Tlou è madre di 6 bambini. Vive nel distretto di Beitbridge, dove è stato installato da CESVI uno schema irriguo “Le colture che abbiamo sono mais, grano, fagioli, prodotti orticoli; stiamo investendo poi nella coltivazione della paprika. Grazie al nuovo pivot (una grande struttura in metallo) che funziona con la luce solare, stiamo irrigando aree molto più grandi in un giorno solo, usando molta meno acqua rispetto a prima”.
Nella zona CESVI sta conducendo un ampio programma di supporto ai piccoli agricoltori che unisce l’utilizzo di moderne tecnologie, la gestione efficiente delle risorse naturali (acqua in primis) e la semina di colture ad alto rendimento creando così nuove opportunità di reddito e lavoro per le famiglie.
Le nuove tecnologie non impattano solo sull’efficienza dei sistemi di irrigazione e sul risparmio di risorse naturali, ma hanno anche positive conseguenze sociali: “Noi donne abbiamo più tempo per la famiglia, mentre prima eravamo solite passare la notte nei campi, irrigando. Ora l’irrigazione, peraltro automatica, avviene di giorno e nessuno deve lavorare la notte”. Durante il lavoro notturno era frequente essere morsi da serpenti.
“Abbiamo ancora alcune difficoltà da superare, ma grazie a queste colture riceveremo denaro contante, pagheremo l’iscrizione a scuola dei nostri figli, acquisteremo stoviglie per la cucina. Ci aspettiamo un giorno di poter guidare auto di nostra proprietà”.