La Giornata Mondiale dell’Alimentazione (16 ottobre) si celebra in tutto il mondo per ricordare la data di fondazione della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. La FAO, infatti, venne istituita a Québec, in Canada, proprio il 16 ottobre 1945.
Ogni anno questa giornata rilancia una tematica diversa: nel 2016 il messaggio è stato “Il clima sta cambiando. Il cibo e l’agricoltura anche”. Un messaggio che sottolinea quanto la sicurezza alimentare sia legata alle sfide ambientali e alle conseguenze del cambiamento climatico. Le aree più povere del mondo, infatti, dove la maggior parte della popolazione trae il proprio sostentamento dall’agricoltura, dalla pesca o dalla pastorizia, sono anche le più duramente colpite dai disastri climatici e dall’aumento delle temperature.
Nel 2016, non a caso, la giornata è stata celebrata in concomitanza con la Conferenza sul Cambiamento Climatico delle Nazioni Unite (COP 22), che si è svolta in Marocco, a Marrakech, nel mese di novembre. Un’occasione importante per incoraggiare i Paesi ad affrontare le sfide dell’alimentazione e dell’agricoltura all’interno delle politiche sul cambiamento climatico, investendo maggiori risorse nello sviluppo rurale.
La Giornata Mondiale dell’Alimentazione ha l’obiettivo primario di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi legati alla fame nel mondo e allo spreco di cibo. È bene ricordare che ogni anno oltre un terzo del cibo prodotto – ovvero 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti commestibili – finisce nella spazzatura.
Questa giornata pone inoltre l’accento sul ruolo della donna nei Paesi poveri per quanto riguarda lo sviluppo economico e in particolare lo sviluppo agricolo: un maggior potere decisionale e un maggior livello di inclusione della figura femminile potrebbero garantire migliori condizioni di vita e di sostentamento a tutta la società.