Dallo scoppio della guerra in Ucraina, è diventato sempre più chiaro come il mondo sia interconnesso e come l’instabilità politica di una regione possa avere conseguenze trasversali su persone che vivono a migliaia di chilometri di distanza.
Complessivamente, le esportazioni agroalimentari ucraine e russe rappresentano il 12% di tutte le calorie scambiate nel mondo. Molti Paesi – soprattutto in Medio Oriente e nell’Africa subsahariana – dipendono quindi in misura estrema dalle loro esportazioni per nutrire la popolazione. Tutto questo in una situazione in cui nella maggior parte del continente africano, ad esempio, l’insicurezza alimentare è già vicina al 20% e l’aumento del prezzo del grano e del mais potrebbe avere conseguenze drammatiche – e in alcune regioni, come il Corno d’Africa, siamo già sull’orlo di una catastrofe umanitaria, con il rischio di carestia che diventa sempre più una realtà ogni giorno che passa.
Secondo la FAO, oggi circa 795 milioni di persone nel mondo soffrono di denutrizione e si prevede che la domanda alimentare globale aumenterà del 35% entro il 2030. Nei prossimi anni, l’agricoltura sarà quindi chiamata a produrre cibo sufficiente, sicuro e di alta qualità per nutrire la popolazione mondiale in crescita e contribuire a combattere gli squilibri e le disuguaglianze che causano la fame nel mondo.
Noi di CESVI lavoriamo da decenni nel campo dello sviluppo rurale per promuovere un’agricoltura più produttiva e sostenibile nei nostri Paesi di intervento. Crediamo che la promozione dello sviluppo rurale debba basarsi su un’agricoltura equa e sostenibile per contribuire a garantire la sicurezza alimentare in tutto il mondo.
Per questo motivo stiamo collaborando con l’Università degli Studi di Milano per il Master in Cooperazione per lo Sviluppo Agroalimentare Sostenibile, che inizierà ad ottobre 2022. Il Master mira a sviluppare competenze tecniche per aiutare a progettare, implementare e valutare interventi di sviluppo rurale, agricolo e agroalimentare in Paesi con risorse economiche limitate. Allo stesso tempo, fornisce gli strumenti per comprendere il contesto sociale ed economico e guidare i percorsi di sviluppo, i progetti e gli interventi verso la sostenibilità. I corsi previsti dal Master affrontano il problema a partire da diverse aree disciplinari, tra cui le scienze agrarie e veterinarie, le scienze biologiche, le scienze chimiche, l’ingegneria civile e architettonica, le scienze storiche, le scienze filosofiche, le scienze pedagogiche, psicologiche, economiche e statistiche e le scienze politiche e sociali.
Il Master è tenuto in inglese e a distanza, con lezioni frontali, esercitazioni pratiche e workshop di approfondimento tenuti in collaborazione con ONG, insegnanti della società civile e aziende private.
Per saperne di più sul Master in Cooperazione per lo Sviluppo Agroalimentare Sostenibile, è possibile visitare il sito web del corso.