di Rebecca Zanardi
Foto di Roger Lo Guarro
ANCHE I PAPÀ POSSONO “CRESCERE”, SOPRATTUTTO SE FREQUENTANO LA CASA DEL SORRISO! NE È LA PROVA LA STORIA DI FRANCESCO, CHE GRAZIE AD UN LABORATORIO HA LAVORATO SU ALCUNI PROBLEMI DI COMUNICAZIONE CHE RIGUARDAVANO LA SUA SFERA FAMILIARE. E ORA LA SITUAZIONE È MOLTO PIÙ SERENA, ANCHE PER I SUOI BAMBINI.
La storia di Francesco si intreccia con la Casa del Sorriso di Bari grazie al progetto “Papà in gioco: dove arte e genitorialità si incontrano”.
Francesco ha 40 anni e lavora come corriere. Ha tre bambini, due maschietti di 12 e 10 anni e una femminuccia di 4.
La moglie di Francesco ha 36 anni e non lavora: prima di diventare mamma faceva la commessa full time, un lavoro inconciliabile con l’impegno che richiedono tre figli piccoli. È quindi solo grazie allo stipendio di Francesco che la famiglia si sostiene: fanno molti sacrifici e Francesco in particolare deve sostenere turni lunghi e pesanti. È poco presente in casa proprio perché il lavoro gli prende la maggior parte del tempo e dell’impegno, sia mentale che fisico.
La situazione in casa appare quindi non facile. Le tensioni, soprattutto tra marito e moglie, sono all’ordine del giorno, e perfino la più piccola incomprensione diventa una montagna invalicabile.
Francesco, che fa il possibile per far quadrare i conti e non far mancare niente alla sua famiglia, si sente oppresso da questi scontri continui. In famiglia, a volte, gli sembra di non essere visto, di servire solamente a risolvere i problemi quotidiani.
Quando la moglie gli propone di partecipare al laboratorio organizzato dalla Casa del Sorriso, non è convinto che possa essere un’attività adatta a lui. Così decide di partecipare solamente perché la moglie ha insistito molto e lui, per una volta, non vuole deluderla.
Dopo i primi incontri a cui partecipa in maniera forzata, però tutto cambia: Francesco scopre uno spazio dove si sente accolto, compreso e dove può lasciarsi andare. Grazie a piccoli accorgimenti suggeritogli dagli operatori, la comunicazione con la moglie inizia a migliorare. La montagna di problemi da gestire in solitudine che a Francesco sembrava insormontabile, adesso diventa una strada in salita da percorrere mano nella mano con la moglie, ascoltandosi e cercando di comprendere meglio i bisogni l’uno dell’altra: “Riesco ad essere più assertivo nella comunicazione, e questo è bello perché si fa molta meno fatica!”.
I suggerimenti che hanno ricevuto Francesco e la moglie hanno portato a un appianamento delle tensioni tra loro e hanno contribuito alla creazione di un clima più sereno, di cui anche i bambini stanno raccogliendo i frutti.
Le Case del Sorriso sono luoghi dove non solo i bambini ricevono supporto, ma esistono anche spazi, come il laboratorio di cui ha usufruito Francesco, in cui i genitori vengono accompagnati e guidati verso una genitorialità e relazioni più sane e forti.