Cesvi presenta l’Indice Globale della Fame 2017

Gli abitanti di un villaggio nel Myanmar nord-occidentale protestano contro un progetto di estrazione del rame che ha portato all’espropriazione di terreni. Credits: Soe Zeya Tun/REUTERS 2013.

Venerdì 13 ottobre alle 11.00, presso il Teatro Donizetti di Bergamo, Cesvi e i partner del network internazionale Alliance2015 presentano in anteprima mondiale l’Indice Globale della Fame 2017.

Sviluppato e adottato dall’International Food Policy Research Institute (IFPRI), l’Indice Globale della Fame è uno strumento statistico per la raccolta di dati sulla fame nel mondo e sulla malnutrizione nei diversi Paesi. L’Indice fornisce una misurazione multidimensionale della fame a livello nazionale, regionale e globale.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco e del Vescovo di Bergamo, interverranno: il Ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina, la Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, il Commissario europeo per l’agricoltura Phil Hogan, Daniela Bernacchi, CEO di Cesvi Onlus, Dominic MacSorley, presidente di Alliance2015, Antonia Potter Prentice, Direttore di Alliance2015, Mathias Mogge, Direttore Programmi di Welthungerhilfe, e Abdulai Bun Wai, Coordinatore nazionale di Alliance for Large-scale Land Acquisition Transparency, Sierra Leone. Modera l’incontro Paolo Magri, Vice Presidente Esecutivo e Direttore ISPI.

L’Indice Globale della Fame indica progressi e fallimenti dei singoli Paesi e delle macro-regioni del mondo, e aiuta a comprendere quali politiche e azioni concrete devono essere intraprese per un’efficace lotta alla fame. Pubblicato per la prima volta nel 2006, è realizzato con la collaborazione della Ong tedesca Welthungerhilfe e l’irlandese Concern Worldwide, partner europei del network Alliance2015. L’edizione italiana è curata da Cesvi dal 2008.

L’evento di lancio internazionale si inserisce nell’ambito della Settimana dell’Agricultura. La Settimana è stata organizzata in occasione della Ministeriale Agricoltura, il vertice del G7 dedicato alle politiche agricole e alimentari, che si terrà a Bergamo il prossimo 14-15 ottobre.

Il programma, ricco di conferenze, laboratori e iniziative rivolte alla cittadinanza e alle scuole, è stato presentato questa mattina in conferenza stampa a Bergamo. Per l’occasione è intervenuto anche il Ministro Martina, che a proposito dell’imminente vertice ha dichiarato: “Il G7 di Bergamo sarà un confronto internazionale di grande rilievo sulle azioni e sulle responsabilità da esercitare in campo agricolo e alimentare per produrre meglio sprecando meno e garantire livelli di sostenibilità sempre maggiori al futuro dell’agricoltura globale.”

A partire dal dal 20 settembre per le Università, e dal 4 ottobre per i privati, sul sito di Bergamo Scienza sarà possibile iscriversi all’evento di presentazione dell’Indice Globale della Fame. 

 

Da quest’anno la traduzione simultanea delle conferenze in lingua è disponibile su iOS e Android con l’Applicazione “Verso BYOD Translation”. L’App può essere scaricata anche sul sito converso.cloudÈ consigliabile scaricare l’App già da casa prima dell’evento.
Per ascoltare la traduzione è sufficiente: collegarsi alla rete wifi “Verso Translation”, scaricare l’app Verso BYOD Translation, scegliere la lingua e regolare il volume dopo il segnale musicale che conferma il corretto funzionamento.
Per l’ascolto della traduzione è necessaria una coppia di auricolari. Vi chiediamo la cortesia di utilizzare le vostre; chi ne fosse momentaneamente sprovvisto può rivolgersi al desk all’ingresso del Teatro. Vi chiediamo di alzarvi mantenendo il silenzio. Se non vi è possibile, chiedete aiuto ai volontari in sala.
La sala è free wi-fi; questo consente di interagire con i relatori e la platea di BergamoScienza sia a chi, in Teatro, possiede uno smartphone o un tablet, sia a chi ci segue in streaming.
Collegandosi al sito  bergamoscienza.it e cliccando sul banner “LIVE” è possibile: postare su Facebook e Twitter il video-live dell’evento e invitare gli “amici” a seguire la conferenza in streaming, compilare il questionario di gradimento e inviare domande ai relatori.
Le domande dal web vengono ricevute dai volontari, che ne proporranno una selezione durante il dibattito in sala.

 

 

Foto di copertina: Soe Zeya Tun/REUTERS 2013.