Da anni ormai il Myanmar è colpito da una crisi umanitaria devastante, aggravata ulteriormente dalle alluvioni causate dal tifone Yagi dello scorso settembre e dalle continue escalation del conflitto interno al Paese. Il tifone ha causato gravi danni alle infrastrutture, compresi numerosi edifici scolastici, interrompendo l’istruzione per circa 300.000 bambini. A ciò si aggiungono i rischi sanitari, come diarrea, dengue e malaria, che minacciano la salute di migliaia di bambini e peggiorano le loro condizioni di vita già compromesse dalla mancanza di acqua potabile e servizi igienici adeguati.
Questa crisi ha profondamente colpito il settore educativo, con molte scuole chiuse o trasformate in rifugi per sfollati. I continui scontri armati hanno esacerbato la situazione: gli attacchi alle scuole e la paura di rappresaglie impediscono a molti bambini di accedere a un’educazione sicura. Inoltre, in alcune aree particolarmente instabili, fino all’80% dei bambini non frequenta la scuola regolarmente, portando a gravi lacune educative e aumentando il rischio di abbandono scolastico.
Per rispondere a queste sfide, CESVI, con il sostegno dell’Unione Europea, ha avviato il progetto Co-LEARNS. Questo intervento mira a fornire un’educazione di emergenza di qualità a bambini che altrimenti sarebbero esclusi dal sistema scolastico formale. I centri di apprendimento di emergenza, creati e riabilitati attraverso il progetto, offrono spazi sicuri dove i bambini possono continuare a studiare materie fondamentali come lettura, scrittura e matematica. Il progetto prevede anche attività extracurricolari di arte, musica e sport, fondamentali per il benessere psicosociale dei bambini.
Finora, il progetto Co-LEARNS ha raggiunto oltre 6.600 bambini e ha riabilitato 73 centri educativi, dotandoli di materiali didattici essenziali e tablet per facilitare l’apprendimento anche offline. Inoltre, 100 tutor sono stati formati per adattare i loro metodi di insegnamento al contesto di emergenza e rispondere ai bisogni specifici dei bambini. Questi educatori sono stati equipaggiati con kit didattici, che includono strumenti utili per l’insegnamento in situazioni di crisi.
Un elemento distintivo del progetto è il forte supporto psicosociale integrato nelle attività educative. Sono state organizzate sessioni di gruppo e individuali per i bambini e le loro famiglie, con l’obiettivo di fornire strategie per la gestione dello stress e costruire resilienza. Attraverso attività terapeutiche di gioco, i bambini possono elaborare i traumi in un ambiente sicuro, supportati da counselor formati.
Guardando al futuro, l’Unione Europea e CESVI hanno rinnovato il proprio impegno a sostegno della popolazione, rafforzando l’intervento con la riabilitazione di altri centri di apprendimento e la formazione di ulteriori educatori per garantire un supporto costante alle comunità colpite. Il progetto include anche il rafforzamento dei Comitati Educativi di Villaggio (VECs), coinvolgendo i membri delle comunità locali nella gestione dei centri e nella supervisione delle attività. In questo modo, l’Unione Europea e CESVI intendono non solo promuovere l’educazione, ma anche il senso di appartenenza e la sostenibilità a lungo termine del progetto.
Le attività future prevedono la distribuzione di kit educativi per nuovi beneficiari e l’integrazione di contenuti di educazione alla salute mentale e alla protezione dei bambini. Saranno implementati sistemi di feedback per monitorare l’efficacia delle attività e garantire che i bisogni dei bambini e delle loro famiglie siano ascoltati e soddisfatti. In parallelo, campagne di sensibilizzazione nelle comunità promuoveranno la consapevolezza sui rischi del lavoro minorile e sulle pratiche di protezione dei minori.
In un contesto in cui l’accesso all’istruzione è fortemente limitato, interventi come Co-LEARNS sono essenziali per garantire il diritto all’educazione dei bambini del Myanmar. CESVI e l’Unione Europea continueranno a lavorare per assicurare che ogni bambino possa ricevere un’istruzione sicura e di qualità, anche nelle situazioni più difficili. Investire nell’educazione significa investire nel futuro di questi bambini e dare loro la possibilità di costruire una vita migliore: ogni bambino ha diritto a un futuro, e insieme possiamo assicurarci che nessuno venga lasciato indietro.
Photo credits: © Gianfranco Ferraro e © CESVI