Myanmar: aiuti tempestivi in arrivo per migliaia di famiglie colpite dal sisma

A poco più di due settimane dal devastante terremoto che ha colpito il Myanmar – dove domenica 13 aprile si è registrata una nuova forte scossa di terremoto – di magnitudo 5,6 – a 34 km di distanza da Meiktila, Mandalay – noi di CESVI siamo in prima linea sin dal momento dello scoppio dell’emergenza per fornire assistenza umanitaria cruciale alle popolazioni più vulnerabili. Nonostante la difficilissima situazione e la complessità di organizzare forniture e spostamenti nelle aree più remote, il team di CESVI si è attivato immediatamente svolgendo diverse visite di analisi e monitoraggio e incontrando direttamente la popolazione nelle aree colpite nei primissimi giorni. I primi di aprile in tempi record abbiamo consegnato il primo carico di aiuti di 1.500 sacchi di riso da 5kg e la scorsa settimana il primo aereo cargo di aiuti è giunto dall’Europa grazie alla collaborazione tra Unione Europea e CESVI.

Dona ora per sostenere l’intervento di CESVI in Myanmar.

In questo momento due camion CESVI carichi di aiuti sono attualmente in viaggio verso le zone dello Shan meridionale, con l’obiettivo primario di raggiungere le comunità che non hanno ancora ricevuto alcun tipo di supporto. Prevediamo di estendere la nostra azione anche ad altre regioni gravemente colpite. Nei prossimi giorni e settimane, ci impegneremo a distribuire beni essenziali ad almeno 3.520 famiglie, così suddivise: 920 famiglie nello Shan meridionale, 1.250 famiglie a Mandalay, 1.250 famiglie a Sagaing e 100 famiglie nella regione di Nay Pyi Taw. Stimiamo che il nostro intervento raggiungerà circa 15.100 persone.

Emergenza umanitaria diffusa: oltre due milioni di persone bisognose di aiuto

La portata della crisi umanitaria in Myanmar è allarmante. Secondo le stime di OCHA (Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari), oltre 2 milioni di persone necessitano urgentemente di assistenza. Questa cifra si aggiunge ai circa 20 milioni di birmani che già versavano in condizioni di vulnerabilità prima del sisma, evidenziando una situazione preesistente già critica che è stata ulteriormente esacerbata dal disastro naturale.

Nuovi sfollamenti e necessità di riparo sicuro

Il terremoto ha causato un significativo numero di nuovi sfollati, stimati intorno alle 200mila persone (AHA Centre). Queste persone si trovano per lo più in rifugi improvvisati, spesso inadeguati a fornire una protezione efficace. La necessità di tende e strutture sicure per ripararsi è quindi una priorità impellente per garantire loro condizioni di vita dignitose e protezione dagli agenti atmosferici.

Ingenti danni alle abitazioni e rischi da mine antiuomo

Le conseguenze del sisma sulle infrastrutture abitative sono devastanti. Le ultime stime indicano che oltre 50mila case sono state danneggiate o completamente distrutte. A ciò si aggiunge il pericolo costante delle scosse di assestamento, che potrebbero provocare ulteriori crolli e mettere a rischio la sicurezza della popolazione. Un’ulteriore complicazione riguarda la presenza di mine antiuomo in molte delle aree più colpite. Il terremoto ha inavvertitamente spostato questi ordigni, esponendo le famiglie in fuga al terribile rischio di esplosioni.

Condizioni igienico-sanitarie precarie e minaccia di malattie

Le condizioni di vita per molti sopravvissuti sono estremamente difficili. Molte famiglie sono costrette a dormire all’aperto, esposte al caldo estremo e alle piogge stagione. Questa situazione aumenta significativamente il rischio di contrarre malattie trasmesse da zanzare, come la dengue e la malaria. Inoltre, i sistemi idrici hanno subito gravi danni. La mancanza di pozzi funzionanti e le tubature danneggiate hanno lasciato intere comunità senza accesso ad acqua pulita. Di conseguenza, cresce la preoccupazione per la diffusione di malattie infettive, aggravate dalla gestione impropria dei cadaveri e dalla mancanza di adeguate strutture igienico-sanitarie.

La situazione in Myanmar richiede un intervento umanitario immediato e coordinato. CESVI è sul campo impegnata a fornire aiuti essenziali e supporto alle comunità colpite.

Ogni aiuto è vitale per sostenere queste comunità che hanno perso tutto. Dona ora.