Siria: una crisi umanitaria che si aggrava, l’impegno di CESVI per istruzione e protezione

La Siria vive ancora una situazione molto critica. Nel Paese oltre 16.5 milioni di persone si trovano in stato di bisogno. Case distrutte, scuole chiuse, intere famiglie costrette a sopravvivere senza acqua, cibo e cure. Tra loro, milioni di bambini con un futuro incerto.

Il recente cambio di autorità dell’8 dicembre ha continuato a rendere instabile un Paese già martoriato da 14 anni di guerra civile. Le ostilità e l’insicurezza persistono, soprattutto nel nord-est, con conseguenze pesanti sulla vita quotidiana e sulla già fragile situazione umanitaria.

Le condizioni economiche del Paese sono disastrose, a ciò si aggiungono i danni ingenti alle infrastrutture, tra cui scuole, stazioni idriche, ponti e mercati, che ostacolano la ripresa economica e compromettono l’accesso ai servizi essenziali.

La guerra e le recenti violenze hanno avuto un impatto devastante in particolare sul sistema educativo siriano. Molte scuole sono gravemente danneggiate o distrutte, e si stima che il 25% dei bambini non frequenti la scuola. La riabilitazione delle scuole e il sostegno psicosociale a studenti e insegnanti sono cruciali per garantire il diritto all’istruzione e un futuro degno alle giovani generazioni.

La protezione della popolazione civile, in particolare dei gruppi più vulnerabili come bambini, donne, e persone con disabilità, è un’altra delle priorità più urgenti. L’aumento degli incidenti causati da ordigni esplosivi, la violenza di genere e la mancanza di accesso a servizi di protezione adeguati mettono a rischio la vita e la dignità di milioni di persone.

Noi di CESVI siamo impegnati per sostenere la popolazione siriana, con interventi mirati nei settori dell’istruzione e della protezione. In particolare abbiamo iniziato a operare nel nord-ovest della Siria subito dopo il terremoto del 2023. Fin dall’inizio in collaborazione con un partner locale Olive Branch, un’organizzazione leader nel campo dell’istruzione e della protezione. Insieme abbiamo potenziato i servizi educativi, di protezione e di sostegno psicosociale in tre campi per sfollati interni ad Afrin e riabilitato i servizi e le infrastrutture in quattro scuole nel distretto di Jisr ash-Shughur, nel governatorato di Idlib, nella Siria nord-occidentale.

In seguito agli ultimi sviluppi, un team dell’unità emergenza CESVI ha condotto una valutazione dei bisogni nei governatorati di Idlib, Aleppo, As-Sweida e Dara’a, per meglio comprendere le sfide e le opportunità nei settori dell’istruzione e della protezione.

Nel settore dell’istruzione i maggiori bisogni sono proprio quelli di riabilitare le scuole e dare un sostegno generale per garantire l’accesso all’istruzione formale e non formale; supportare studenti e insegnanti a livello psicosociale, creare spazi sicuri per i bambini, fornire materiale didattico. Allo stesso tempo occuparsi della protezione delle categorie più vulnerabili.

Di fronte all’aggravarsi della crisi umanitaria in Siria, il nostro appello a tutte le parti coinvolte è quello di:

  • Rispettare il diritto internazionale umanitario.
  • Garantire l’accesso sicuro e senza ostacoli agli operatori umanitari.
  • Proteggere i civili e garantire il diritto al ritorno sicuro e volontario.
  • Proteggere e ricostruire le infrastrutture civili.

L’impegno di CESVI per la popolazione siriana continua, con la consapevolezza che solo un intervento congiunto e coordinato della comunità internazionale potrà porre fine a questa tragedia e garantire un futuro di pace e prosperità per la Siria.

Clicca qui per scaricare il rapporto completo sulla situazione in Siria redatto da CESVI.

Foto di copertina di GIOVANNI DIFFIDENTI