A quasi un mese dal devastante terremoto che ha colpito il Myanmar, la terra continua a tremare, esacerbando una situazione già estremamente precaria. Le scosse di assestamento, un fenomeno comune in regioni attive come questa, potrebbero protrarsi per mesi. Le comunità più duramente colpite si trovano ancora a fronteggiare una grave carenza di ripari sicuri, acqua potabile, servizi igienico-sanitari adeguati, elettricità stabile, assistenza sanitaria e altri servizi essenziali. Nonostante la complessità del contesto, gli operatori di CESVI sul campo lavorano incessantemente per fornire aiuti vitali alla popolazione in grave difficoltà.
Bilancio umano e impatto psicologico crescente
Ad oggi, le stime ufficiali riportano almeno 3.700 decessi, 4.800 feriti e 129 persone disperse. Tuttavia, a causa delle difficoltà nella raccolta e verifica dei dati si teme che il bilancio reale sia significativamente più alto. Parallelamente, il peso psicologico sulla popolazione è in costante aumento, in particolare tra i bambini e i gruppi più vulnerabili, che vivono nell’incertezza di uno sfollamento prolungato, aggravato dalle continue scosse di assestamento, da piogge fuori stagione e da un caldo estremo.
Dona ora per sostenere l’intervento di CESVI in Myanmar.
L’impegno di CESVI e l’arrivo degli aiuti
Dopo i primi due voli cargo giunti nelle scorse settimane, un terzo aereo proveniente dall’Europa è atterrato a Yangon, portando con sé ulteriori aiuti umanitari. CESVI sta distribuendo un totale di 104 tonnellate di aiuti umanitari urgenti. In questi giorni, le squadre di CESVI sul campo sono attivamente impegnate nelle operazioni di consegna e distribuzione a oltre 15.000 persone residenti nelle province più colpite e difficili da raggiungere, in particolare nello Shan meridionale, a Mandalay e Sagaing. Altri carichi sono previsti nelle prossime settimane.
Gli aiuti che stiamo distribuendo comprendono una vasta gamma di beni essenziali per far fronte alle necessità della popolazione:
- 1.000 tende familiari da 23 mq
- 1.600 teli di plastica per isolare le tende dal suolo
- 1.920 scatole di pastiglie per la purificazione dell’acqua (una pastiglia può depurare da 20 a 50 litri)
- 1.000 lampade LED solari
- 1.000 torce solari
- 1.600 set da cucina per 5 persone (inclusi padelle, pentole, piatti e posate)
- 1.600 kit per ripari di emergenza (contenenti attrezzi come martelli e chiodi per costruire, isolare e riparare rifugi temporanei)
Conseguenze umanitarie e rischi per la protezione
Le condizioni di vita sovraffollate e inadeguate nei campi di fortuna stanno generando un notevole stress psicologico ed emotivo tra le famiglie colpite. Questo contesto precario aumenta significativamente il rischio di problemi di protezione, tra cui sfruttamento e abusi, con un impatto particolarmente grave su bambini, donne, anziani e persone con disabilità. Molti sopravvissuti sono costretti a vivere in rifugi di fortuna o a dormire all’aperto, esponendosi al caldo estremo e a seri rischi per la loro sicurezza. Queste condizioni colpiscono in modo sproporzionato donne, ragazze, donne in gravidanza, anziani e persone con disabilità, incrementando il pericolo di violenza di genere.
Crisi idrica e sanitaria
I danni significativi ai sistemi idrici hanno lasciato intere comunità senza accesso ad acqua potabile sicura, costringendole a utilizzare fonti non sicure e aumentando il rischio di malattie trasmesse dall’acqua. La metà degli impianti idrici nella regione sono stati danneggiati, con la regione di Sagaing particolarmente colpita, dove solo un terzo della popolazione ha accesso a latrine e servizi igienici e meno di una persona su cinque ha accesso ad acqua potabile e sicura.
La distruzione delle infrastrutture sanitarie funzionanti ha privato molte comunità dell’accesso alle cure mediche di base. La malnutrizione rimane una seria preoccupazione, soprattutto tra i bambini, a causa delle interruzioni nelle catene di approvvigionamento e nei servizi che hanno compromesso la disponibilità di supporto nutrizionale salvavita.
Necessità di intervento umanitario urgente
La situazione in Myanmar continua a essere molto complesso. CESVI, grazie al contributo dei sostenitori, è attivamente impegnata sul campo per fornire aiuti essenziali e supporto alle comunità colpite. Ma c’è ancora bisogno di aiuto. Ogni contributo è di vitale importanza per sostenere queste comunità che hanno perso tutto.