La disperazione di Gaza: la nostra testimonianza dal campo

La scorsa settimana il nostro team emergenza internazionale è riuscito a entrare nella Striscia per raggiungere i colleghi operativi da inizio conflitto sul campo, con l’obiettivo di assicurare le operazioni umanitarie di CESVI a Gaza nei mesi a venire e garantire un continuo supporto alla popolazione colpita.

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Dichiarazione urgente: il nord di Gaza sta venendo cancellato – I leader mondiali devono agire ora per porre fine alle atrocità di Israele

L’assalto delle forze israeliane su Gaza è arrivato a un livello spaventoso di atrocità. Il nord di Gaza sta venendo cancellato dalla mappa. Sotto il pretesto di un’“evacuazione”, le forze israeliane hanno ordinato lo spostamento forzato di circa 400.000 palestinesi intrappolati nel nord di Gaza, compresa Gaza City. Non si tratta di un’evacuazione: questo è […]

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Escalation in Libano: CESVI attiva le prime distribuzioni di aiuti di emergenza

Mente Gaza è al limite della sopravvivenza, nelle ultime due settimane la situazione umanitaria è precipitata anche in Libano, a causa dell’intensificarsi degli attacchi al Paese. Secondo il Ministero della Salute sono state uccise oltre 2 mila persone (127 bambini e 261 donne) – di cui oltre la metà nelle ultime due settimane – e i feriti hanno superato i 9,5 mila (Al Jazeera), di questi circa 700 sono bambini solo nelle ultime 6 settimane (OCHA).

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Gaza, un’emergenza senza precedenti. Non esistono luoghi sicuri: l’intervista di CESVI a Factanza

In una lunga intervista con Factanza, Marcelo Garcia Dalla Costa, Head of Emergency Response and Humanitarian Aid Unit CESVI, ha raccontato la condizione attuale in cui versa la Striscia di Gaza, il dramma in cui vive la popolazione civile, le difficoltà e i pericoli che quotidianamente corrono gli operatori umanitari per poter assolvere il proprio compito di portare aiuto agli abitanti.  

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Gaza, l’appello della popolazione: non lasciateci soli

Le parole disperate del nostro collega Rafat ci lasciano attoniti di fronte al dramma che si sta consumando a Gaza, dove bambini, donne e uomini, continuano a morire per gli attacchi militari, ma purtroppo anche per la fame, la sete, le malattie dovute alla mancanza di acqua pulita e al collasso delle strutture sanitarie.

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