Un muro coperto di bambole per denunciare il fenomeno del femminicidio e della violenza sulle donne: è l’installazione ideata dalla cantautrice e attivista Jo Squillo, giunta quest’anno alla sua 5a edizione.
Wall of Dolls verrà inaugurato venerdì 15 giugno alle ore 17 in via De Amicis 2, in occasione, come da tradizione, dell’apertura della settimana della moda di Milano dedicata all’uomo.
Anche quest’anno Cesvi aderisce all’iniziativa con la partecipazione di Daniela Bernacchi, CEO e General Manager, che porterà in dote una bambola da apporre al muro come simbolo di unione alla lotta contro la violenza sulle donne.
La violenza sulle donne è un fenomeno tristemente diffuso: solo a livello europeo si stima che una donna su tre (33%) abbia subito violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita, e che il 43% delle donne nei 28 stati dell’Unione Europea abbia vissuto una qualche forma di violenza domestica da parte di un partner (Dati FRA – European Union Agency for Fundamental Rights).
Cesvi ha da poco lanciato #LiberiTutti, l’Indice regionale contro il maltrattamento infantile, che in più punti si è soffermato sullo stretto legame tra violenza sui bambini e violenza sulle donne, già individuato dalla letteratura scientifica.
Il legame non è riconducibile solo alla violenza assistita, ma anche ai traumi e maltrattamenti subiti sia da donne che da uomini nella loro infanzia che si trasformano nell’età adulta in meccanismi di relazione distorta tra i due generi, e nell’assunzione dei ruoli sia di vittima che di maltrattante.
Guardando al proprio lavoro a favore delle donne e dei bambini vittime di maltrattamento, Cesvi auspica l’inserimento di una lettura di genere nell’ambito delle dinamiche del maltrattamento e della violenza, in linea con quanto già indicato nelle raccomandazioni all’Italia da parte dell’ONU sullo stato di attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia.
Iniziative come Wall of Dolls sono importanti e significative per unire tutte le voci di protesta in un unico grido, contro la violenza sulle donne.
In foto: Nomande, una delle donne ospiti della Casa del Sorriso di Cesvi in Sudafrica, uan struttura che offre rifugio a donne e bambini vittime di violenza domestica. Ph. Roger Lo Guarro