18 scatti a colori realizzati da persone di varie nazionalità per conoscere da vicino i diversi mondi che coabitano Bergamo: il 23 ottobre apre a Bergamo Alta, nella Sala delle Lettere dell’Ambasciata Culturale Europea in Piazza Vecchia, la mostra fotografica sperimentale Face2Face – Interazione per l’integrazione.
L’inaugurazione è in programma venerdì 25 ottobre alle ore 18: oltre agli autori, saranno presenti Giangi Milesi, Presidente del Cesvi, e Claudia Sartirani, Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo.
La mostra resterà poi aperta al pubblico, con ingresso libero, fino a domenica 3 novembre (orario: 10-18).
Questa collettiva fotografica, curata dal reporter Giovanni Diffidenti, comprende immagini scattate da persone di diverse nazioni residenti tra Bergamo e Milano che, tra aprile e maggio 2013, hanno partecipato al corso di fotografia promosso da Cesvi nell’ambito del progetto europeo Face2Face. Facilitating dialogue between migrants and European citizens.
Il progetto, realizzato grazie al contributo della Commissione Europea – Fondo Europeo per l’integrazione, si propone di rompere gli stereotipi, i cliché e le connotazioni negative in cui è facile imbattersi quando si parla di migrazione e integrazione. Per raggiungere l’obiettivo di cambiare il sentire e l’attitudine dell’opinione pubblica è indispensabile partire da una corretta lettura e comunicazione del fenomeno da parte dei media e far sì che anche i migranti facciano la propria parte, imparando a comunicare e a comunicarsi.
Face2Face si svolge in quattro Paesi europei (Italia, Repubblica Ceca, UK e Spagna) coinvolgendo migranti, seconde generazioni e cittadini locali in percorsi di avvicinamento a vecchi e nuovi strumenti di comunicazione.
In ciascuno di questi Paesi è in corso un’esposizione realizzata da persone di diverse nazionalità che hanno partecipato a un percorso fotografico analogo a quello proposto a Bergamo da Cesvi. Gli scatti più significativi dei quattro Paesi saranno in mostra a Londra nel giugno 2014.
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Foto di Elena Buelli
Con il sostegno del Fondo europeo per l’integrazione |