Il 21 marzo in Afghanistan, nella provincia di Herat, si sono verificate violente esondazioni nell’area circostante il fiume Parwana.
L’ondata di piena non ha fortunatamente fatto vittime né provocato danni di grossa portata nell’area in cui opera Cesvi. Il bilancio avrebbe potuto essere di gran lunga più tragico, se il muro di contenimento costruito da Cesvi lungo gli argini del fiume non avesse parzialmente frenato la violenza dell’esondazione. La misura di sicurezza ha probabilmente evitato la morte di molte persone e la distruzione di tutte le abitazioni adiacenti.
A gestire l’emergenza hanno contribuito anche i gruppi di volontari locali, appositamente istruiti dal personale Cesvi per evacuare gli abitanti e farli confluire nei punti di raccolta prestabiliti.
L’iniziativa rientra nell’ambito di un progetto finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) che intende rafforzare le capacità di risposta della popolazione alle frequenti piene del fiume. Il progetto è espressione di una più ampia ottica di coinvolgimento della popolazione nel far fronte ai disastri naturali che sempre più spesso colpiscono le zone del mondo più esposte. L’obiettivo è quello di consolidare le conoscenze e l’esperienza dei locali, in modo da renderli autonomi e pro-attivi nella prevenzione e gestione dei disastri.
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