Alessio Boni è di nuovo al fianco di Cesvi: dalla sua ultima visita ai progetti in Zimbabwe, avvenuta nel settembre scorso, è nato il documentario “Lo sguardo dell’altro”. Un viaggio sotto la guida esperta di Loris Palentini, capo-missione Cesvi nel Paese, che accompagna Alessio da Harare, capitale del Paese dove Cesvi ha aperto una Casa del Sorriso per bambini di strada, fino a Shashe, villaggio nel profondo e assolato sud dello Zimbabwe.
Qui la macchina da presa si fa largo tra rigogliosi filari di aranci, che la popolazione coltiva grazie a un ambizioso progetto di agricoltura sostenibile avviato da Cesvi nel 2011. Quello che sette anni fa era un terreno semidesertico che si estendeva per 90 ettari, oggi è uno splendido aranceto che ad oggi può produrre fino a 300 tonnellate di arance all’anno.
Alessio incontra i membri della comunità di Shashe, li osserva lavorare una terra che fino a pochi anni fa sembrava non avrebbe mai più potuto dare frutti. Le riprese mostrano i loro volti sorridenti, danno voce alla soddisfazione per un successo ottenuto faticosamente.
Lo Zimbabwe è uno dei Paesi a sud del Sahara che più duramente ha risentito degli effetti di El Niño, un fenomeno climatico periodico che produce un riscaldamento anomalo delle acque dell’Oceano Pacifico. Nell’area, il passaggio di El Niño tra il 2015 e 2016 si è tradotto in un sensibile calo di precipitazioni, determinando un periodo di prolungata siccità che ha pesantemente intaccato la produzione agricola.
A Shashe, l’innovativo sistema di irrigazione a pioggia introdotto da Cesvi ha invece permesso agli abitanti di far fronte alla crisi, risparmiando il 50% dell’acqua e dell’energia normalmente impiegate nella tradizionale irrigazione per allagamento. Questa e altre novità hanno contribuito alla buon riuscita di un progetto partecipato, realizzato a partire dall’iniziativa degli stessi contadini.