La provincia di Gaza, in Mozambico, è stata colpita da una gravissima alluvione a metà del mese di gennaio 2013 con un totale di 38 vittime e migliaia di sfollati che hanno abbandonato case e villaggi per mettersi in fuga dalla violenza dell’acqua.
Il fiume Limpopo ha ricevuto, in quattro giorni di pioggia, più dell’acqua che in questa regione cade in un anno.
Nel distretto di Chicualacuala, dove il Cesvi sta intervenendo per sostenere la creazione del Parco Transfrontaliero del Grande Limpopo, il 34% della popolazione residente (oltre 15 mila persone) è stata colpita dalla calamità.
Oltre alle perdite di vite umane, i maggiori danni hanno riguardato la distruzione dei campi agricoli, tradizionalmente situati nei pressi dei corsi d’acqua, che erano appena state messe a coltura in attesa della stagione delle piogge. Un colpo durissimo a una delle principali attività che sono alla base della sopravvivenza di queste comunità.
Alla distruzione dei raccolti e delle infrastrutture (viabilità e edifici pubblici) si somma un fatto singolare: le inondazioni a monte del Mozambico hanno determinato il rilascio nel fiume di 15mila coccodrilli provenienti da un allevamento sudafricano. Come ha detto il figlio del proprietario della farm, Zane Langman: “Un tempo c’erano solo pochi coccodrilli nel fiume Limpopo. Ora ce ne sono molti!”
Cesvi ha immediatamente risposto all’emergenza. Un team si è precipitato nelle zone colpite per verificare i danni, la situazione e le modalità per accedere ai villaggi. A metà febbraio nella zona di Pafuri, una delle più colpite dall’alluvione, è stato possibile raggiungere alcuni villaggi rimasti isolati a causa delle piogge e distribuire mezza tonnellata di farina ai membri più anziani delle comunità.
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