UBI Banca ha lanciato a giugno 2018 l’emissione di un nuovo prestito obbligazionario solidale (Social Bond) “UBI Comunità per Cesvi”, per un ammontare complessivo di 20 milioni di euro, i cui proventi saranno in parte devoluti a titolo di liberalità all’organizzazione.
Il sostegno tramite il Social Bond si affianca alle altre attività della partnership pluriennale fra UBI Banca e Cesvi.
Lo 0,50% del valore nominale delle obbligazioni verrà utilizzato per contribuire al sostegno della campagna #LiberiTutti nell’ambito della rete “IoConto” creata da Cesvi e attiva sul territorio nazionale a contrasto del maltrattamento infantile. Cesvi comunicherà i risultati ottenuti, misurati sulla base di specifici indicatori. Lo SROI ex ante del progetto è pari a 1,88 euro. Il contributo verrà utilizzato da Cesvi per sostenere la campagna nelle città di Bergamo, Roma, Rieti e Napoli.
Con i suoi progetti contro il maltrattamento e la trascuratezza dei bambini in Italia, Cesvi si impegna in azioni di prevenzione e contrasto di questo grave fenomeno, ancora oggi largamente sommerso, attraverso molteplici attività che vedono il coinvolgimento di bambini, genitori, professionisti del settore e dell’intera comunità.
L’intero ammontare nominale delle obbligazioni oggetto dell’offerta sono state sottoscritte molto prima della chiusura prevista. Il contributo complessivamente devoluto da UBI Banca a Cesvi, a titolo di liberalità, per sostenere #LiberiTutti, è arrivato al totale di 100.000 euro.
“Siamo grati a UBI Banca per la grande sensibilità dimostrata verso la campagna #LiberiTutti contro il maltrattamento all’Infanzia in Italia promossa da Cesvi – dichiara Daniela Bernacchi, CEO&General Manager di Cesvi – il social bond è uno strumento finanziario innovativo che apre nuovi e interessanti scenari nella sempre più proficua partnership tra privati e terzo settore”.
UBI Banca ha messo a disposizione, oltre all’emissione del Social Bond, altri due strumenti con i quali è possibile contribuire all’iniziativa di Cesvi a favore dell’infanzia maltrattata. Il primo strumento è un bonifico, che per i clienti UBI Banca è esente da commissioni se eseguito tramite i servizi di internet banking QUI UBI o QUI UBI Affari, tramite la funzione “Bonifico di solidarietà”; anche i non clienti possono contribuire con un versamento allo sportello sul conto corrente di Cesvi il cui IBAN è IT11H0311111101000000005204, sempre in esenzione di commissioni. Il secondo strumento è l’app UBI Banca che, tramite il circuito Jiffy, consente di fare una donazione mediante la funzione “Invio Denaro”.
“Il Social Bond UBI Comunità per Cesvi testimonia, con il sostegno concreto a un progetto sociale rilevante, quale quello a favore dell’infanzia maltrattata, il valore delle partnership che UBI Banca riesce a creare con il non profit” – afferma Vincenzo Algeri, responsabile Area UBI Comunità di UBI Banca. – “Gli oltre 34.000 clienti che negli anni hanno sottoscritto social bond per oltre 970 milioni di euro hanno dimostrato di apprezzare il prodotto che consente di unire, nelle proprie scelte di investimento, obiettivi economici individuali con attenzione a finalità sociali e di interesse generale”.
In riferimento al progetto Cesvi per il contrasto al maltrattamento infantile in Italia, viene calcolato il valore del beneficio sociale per i destinatari e la collettività collegato al Social Bond, come già avvenuto in occasione di contributi legati a precedenti collocamenti. Il metodo scelto per tale quantificazione è il social return on investment – SROI, il più diffuso e apprezzato dalla comunità internazionale. Lo SROI è il mezzo per quantificare, in termini economici, il valore sociale o ambientale generato da un progetto, un’iniziativa, un’organizzazione sociale.
Cesvi ha calcolato che i benefici sociali dei minori, delle famiglie, delle scuole e degli operatori del terzo settore localmente attivi a supporto di bambini e adolescenti saranno di 1,88 euro (ex ante) per ogni euro investito. Al termine del progetto verrà rendicontato e comunicato il risultato consolidato (ex post).
Foto di Roger Lo Guarro