Storie di vita: Christella soffre, ma qualcosa sta cambiando…
La prima impressione che si ha arrivando a Port Au Prince, la capitale di Haiti, è che il terremoto non sia avvenuto nel 2010 ma l’altro ieri. Strade dissestate, macerie, sporcizia e miseria.
Nel quartiere di Wharf Jeremie, in un’area dove un tempo sorgeva una discarica, il Cesvi ha fondato nel 2008 una delle sue Case del Sorriso, una struttura che accoglie 300 bambini dai 3 ai 16 anni. Oggi un muretto ancora spoglio delimita quest’area di svago e studi che rappresenta un’oasi per tutti i bambini di questa poverissima zona della città. Ci sono i piccoli dai 3 ai 6 anni che disegnano, cantano e imparano l’alfabeto nella scuola materna, quelli più’ grandi che studiano matematica, scienze, francese nelle classi medie e superiori. Sono puliti e ben pettinati nonostante vivano in un’immensa fogna a cielo aperto con topi che scorrazzano in giro e cumuli di immondizia che vengono bruciati per tenere lontani gli insetti e le zanzare che qui provocano la mortale febbre Dengue.
È qui che incontriamo Christella. Il suo viso sporco, gli abiti laceri raccontano una disperazione che una bimba così piccola non dovrebbe conoscere.
Christella con il suo sguardo descrive una miseria che fa male… è magra, respira a fatica perché i fumi che esalano dai cumuli di immondizia che bruciano costantemente vicino alla sua abitazione le hanno provocato l’asma. Vive con la mamma e i suoi fratellini in una baracca fatta di stracci e lamiere, un luogo invivibile che lei, con l’innocenza di una bambina, chiama casa. Ha negli occhi la tristezza di chi sa bene cos’è la fame, l’incubo di vivere in un Paese stremato dalla povertà e, in fondo in fondo, il fragile sogno che prima o poi qualcosa possa cambiare… E qualcosa nella sua vita sta già cambiando perché gli operatori della Casa del Sorriso si stanno prendendo cura di lei, della sua sorellina, di sua mamma con cure mediche, cibo, supporto e attività scolastiche. A scuola Christella è tra le bimbe più meritevoli, segue i corsi con attenzione, ha imparato qualche parola di francese, le piace molto la matematica e da grande vorrebbe fare la maestra.
Tutto questo sta accadendo oggi, grazie a te, grazie all’adozione di comunità che regala concrete occasioni di riscatto, reali possibilità di crescita, speranze e il sogno di un domani in cui credere.
Christella ha la speranza di un futuro migliore!
Foto di Roger Lo Guarro