di Alice Zanfardino, tratto da ECOrisveglio del 1 marzo 2017
foto di Roger Lo Guarro
Il terremoto del 24 agosto scorso in Centro Italia e quelli che ne sono seguiti hanno portato le popolazioni residenti a stravolgere completamente le proprie esistenze e ad adattarsi a situazioni davvero precarie.
Per aiutarle a superare il trauma e a riscostruire pezzo per pezzo la propria vita, sono intervenute moltissime associazioni. Milena Paglia è presente sul campo da ottobre per Cesvi, come coordinatrice dei progetti nelle Marche e in Lazio.
Inizialmente si è mossa sulle Marche con distribuzione di materiale scolastico, poi sono nati progetti più strutturati, nello specifico due. “Una Scuola Resiliente è un progetto attivo nella Regione Marche che coinvolge le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata” – spiega Milena – è un supporto psico-educativo dedicato alla popolazione scolastica nel suo insieme, non solo ai minori, ma anche ai genitori e ai docenti. Il pretesto è quello dei terremoti ma si affronta in generale il tema del disagio psicologico dovuto a eventi traumatici che quindi possono essere di materia diversa. È un progetto partito a ottobre e si compone di tre fasi: la prima dedicata agli adulti e già completata, con incontri condotti da psicologi dell’emergenza; siamo ora nella seconda fase di incontri nelle classi che hanno aderito al progetto; intorno ad aprile e maggio la terza fase porterà la restituzione dei risultati”.
L’impatto finora è positivo, con una risposta consistente e più alta del previsto: partecipano 12 istituti comprensivi che comprendono scuola primaria e secondaria di primo grado per un totale di 167 classi coinvolte. Ci sono stati feedback positivi da docenti, bambini e genitori, e il monitoraggio è costante.
“Il secondo progetto è a supporto degli allevatori, partito come intervento pilota nell’area di Amatrice colpita dai terremoti, in particolare da quello del 24 agosto. È un supporto alla ripresa per le aziende che producono latte bovino, in particolare ad 11 aziende sono state consegnate 4 mungitrici fisse, 4 mungitrici a carrello e 9 frigo latte. I nuovi macchinari consentiranno agli allevatori di mungere e stoccare il latte da consegnare ai rivenditori anche nelle tensostrutture d’emergenza allestite dopo il sisma”.
Il progetto è stato implementato in collaborazione con Coldiretti Roma-Rieti che ha svolto un ruolo di consulenza e lettura dei bisogni inziali per capire quali fossero le necessità più urgenti da coprire. Attualmente è nella fase di monitoraggio e valutazione e in questo caso è più semplice valutare l’impatto perché è basato sulla fornitura di beni e pian piano si sta riuscendo a ripartire.
“L’intenzione di Cesvi è quella di andare avanti con altre progettualità” – conclude Milena – “Io rimango referente per l’organizzazione delle attività e anche per le relazioni con partner e progetti terzi”.
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