Se oggi Lisbeth non vive più in strada e può dedicarsi alla sua bambina, è grazie alla Casa del Sorriso…
Lisbeth ha frequentato la scuola solo fino alla seconda elementare. A soli 8 anni ha dovuto abbandonare gli studi, perché i soldi in casa non bastavano, e ha iniziato a lavorare. Vendeva caramelle, fiori, sigarette, acqua ai semafori e agli incroci per aiutare sua madre gravemente malata e le sorelle più piccole, perché il padre, alcolizzato, non si era mai preso cura di loro.
Un giorno la fragile vita di Lisbeth è stata completamente sconvolta : il secondo marito di sua nonna ha abusato di lei e della sua sorellina più piccola. Con gli occhi pieni di lacrime, Lisbeth racconta: “Non sapevo cosa fare. In casa mia nessuno ha fatto nulla per denunciare quell’uomo. Mia nonna non credeva alle mie parole, ci ha minacciato di cacciarci di casa insieme a mia madre e noi avevamo paura, non avremmo saputo dove andare. Così, nella mia mente di bambina, ho deciso di scappare, di non accettare più di essere violentata e di andare a vivere in strada con altre ragazze. Non volevo tornare più a casa.
A soli 9 anni ho conosciuto la droga e intorno all’età di 12 anni ne ero ormai diventata dipendente. Avevo bisogno di soldi per comprarla e ho iniziato a prostituirmi insieme alle mie amiche. A 15 anni ho scoperto di aspettare un bambino ma il mio compagno mi picchiava, mi minacciava con armi da taglio e io temevo per la mia vita e per quella di mia figlia. Non potevo più sopportare quella vita e ho trovato la mia salvezza nella Casa del Sorriso del Cesvi.”
Nella Casa del Sorriso Lisbeth ha scoperto di poter avere una vita dignitosa. Inizialmente, impaurita e provata da tante sofferenze, non si fidava di nessuno, ma pian piano ha superato i suoi timori e si è confidata con gli psicologi della Casa. Si è liberata del peso dei brutti ricordi degli anni vissuti in condizioni disumane. Oggi Lisbeth non vive più per strada, ha superato tante difficoltà e tanti traumi e, grazie alla Casa del Sorriso, ha trovato un lavoro con il quale mantenere onestamente i suoi due bimbi e provvedere alle loro necessità. La sua voglia di riscatto ha avuto la meglio sugli abusi subiti, sulla dipendenza dalle droghe e l’ha resa una donna forte e una madre responsabile.
Foto di Pino Ninfa