Sabato 19 maggio presso il Teatro Agorà di Mozzo, in provincia di Bergamo, torna “Per accendere una stella”, l’evento promosso da Meg Studios, l’accademia di fitness che, anche per l’edizione 2018, ha scelto di essere al fianco di Cesvi. Spettacoli di aerobica, step, hip hop, body sculpt, tanta energia e musica per sostenere chi è meno fortunato di noi. Quest’anno, l’iniziativa supporta il progetto Cesvi dell’aranceto di Shashe, in Zimbabwe.
Cesvi, presente in Zimbabwe dal 1998, gestisce dal 2011 insieme alla comunità di Shashe nel distretto di Beitbridge, al confine con il Sudafrica e il Botswana, un aranceto di oltre 90 ettari: il progetto ha trasformato una zona desertica in un’opportunità economica per la popolazione locale. La comunità ha piantato circa 22.000 alberi di arancio forniti da Cesvi e da sette anni a questa parte se ne prende cura. I contadini, grazie al supporto dell’Ong, hanno coinvolto aziende locali e autorità pubbliche, per attuare nuove e più redditizie forme di coltivazione in grado di garantire l’accesso al mercato e una gestione sostenibile delle risorse naturali. Grazie al progetto, le condizioni di vita delle famiglie che si dedicano alla coltivazione di arance sono sensibilmente migliorate.
Quello tra Cesvi e l’iniziativa “Per accendere una stella” è ormai un matrimonio stabile da ben 14 anni: sono tantissimi i progetti che hanno beneficiato della collaborazione, in particolare progetti a tutela dei bambini in tutto il mondo e interventi di risposta alle emergenze in Paesi resi già vulnerabili dalla povertà o da condizioni ambientali difficili. A rendere solido il legame sono soprattutto alcuni valori comuni a entrambe le realtà come l’energia e la tenacia che animano il rispettivo impegno, ma anche il dinamismo che caratterizza il lavoro di chi opera sul campo.
«Il sostegno dell’iniziativa “Per accendere una stella” è motivo di orgoglio e di gratificazione per Cesvi – afferma Daniela Bernacchi, CEO&General Manager di Cesvi – si tratta inoltre di un evento artistico di straordinaria qualità, di un’opportunità di riflessione oltre i propri confini e di sostenere in modo concreto chi è meno fortunato».
Un ringraziamento particolare a Mariagrazia Bombardieri, Fausto Bonati e a tutto lo staff di Meg Fit Academy.
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