Come ogni anno, è tempo di numeri. Il Bilancio di Missione del 2018 di Cesvi racconta di un’organizzazione efficiente (87 centesimi per ogni euro donato arrivano direttamente sul campo) e attenta nel mondo e in Italia alle esigenze dei più deboli. Abbiamo chiesto a Gloria Zavatta, Presidente di Cesvi, di commentare l’azione e l’attività dell’ultimo anno.
Gloria, come valuti questo anno alla presidenza della nostra fondazione?
Questo primo anno in Cesvi mi ha permesso di conoscere progetti davvero importanti, che posso guardare in ottica integrata grazie alla mia esperienza di oltre trent’anni sui temi della sostenibilità. Uno dei temi fondamentali è quello di sensibilizzare le nuove generazioni, ma non solo, all’urgenza di certe decisioni non più differibili per la prosecuzione della vita su questo pianeta; veri e propri cambi di approccio, a livello produttivo, sociale e comportamentale, anche dei singoli. Dobbiamo lavorare su nuovi modelli comportamentali, dalle macro scelte compiute dalle istituzioni, in grado di governare politiche e processi, fino alle aziende e alle singole persone.
Cesvi opera oggi anche in Italia, in ambito protezione infanzia. L’orizzonte degli interventi si è spostato?
Negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione verso il nostro Paese perché gli indicatori legati alla situazione dei minori sono drasticamente peggiorati. Lo dicono tutte le analisi, compreso il nostro Indice regionale sul maltrattamento all’infanzia in Italia. Per questo, dopo oltre trent’anni di esperienza e attività all’estero, Cesvi ha deciso di applicare anche in Italia la sua lunga esperienza. Siamo consapevoli che lavorando sui bisogni non soddisfatti dei bambini e delle famiglie si possano mettere in campo altre azioni utili per l’insieme delle comunità locali. Così come all’estero le nostre Case del Sorriso sono diventati lo snodo per affrontare le necessità di base di intere comunità, così in Italia dobbiamo ora intervenire con la logica dell’effetto moltiplicatore, per ottenere risultati favorevoli su vari fronti: famiglia, istruzione, lavoro, degrado, alcolismo, mancanze culturali. In Italia stiamo lavorando anche sulla sensibilizzazione, con progetti ed eventi a Bergamo e Milano, oltre ad iniziative per il coinvolgimento dei giovani sul tema dell’aggregazione, dell’inclusione e della sostenibilità ambientale e sociale.
I numeri del bilancio 2018 confermano la magnitudine del lavoro di Cesvi: 109 progetti in 4 continenti, 23 paesi di intervento, oltre un milione di persone assistite, di cui migliaia di bambini…
Continuiamo a lavorare con dedizione e serietà. Nel 2018 abbiamo un po’ scontato il difficile momento per la raccolta fondi, dovuto anche a un clima culturale poco favorevole al mondo delle ONG. Fattori esogeni, esterni al nostro controllo, hanno creato rallentamenti nelle attività di progetto; nuovi conflitti in alcuni Paesi d’intervento hanno impattato sulle possibilità di erogare servizi, con conseguenze su alcune voci del bilancio di fine anno. I primi dati del 2019 sono incoraggianti e noi proseguiamo il nostro lavoro serenamente, anche grazie all’aiuto delle tante persone che credono in noi.
Alcuni numeri del 2018