Il progetto “Veniamo noi da te”, nato dalla collaborazione tra Cesvi e Spazio Aperto Servizi, con il patrocinio del Municipio 6 del Comune di Milano, sin dall’inizio della pandemia ha avuto l’intento di far fronte all’emergenza Coronavirus e supportare la popolazione over 65, rafforzando e implementando le prestazioni al domicilio per prevenire situazioni di emarginazione e isolamento di una fascia tra le più fragili della popolazione.
Ai servizi già previsti dall’inizio (consegna della spesa a domicilio, acquisto di farmaci e disbrigo commissioni) si sono aggiunti gli accompagnamenti per visite mediche e terapie o semplicemente per fare una passeggiata in quartiere e stare in compagnia e gruppi di conversazione e attività di socializzazione a distanza.
Sono circa 300 gli anziani supportati finora dal progetto.
Anche durante il periodo estivo il team di operatori ha continuato e continua a stare accanto agli anziani più vulnerabili, portando aiuto pratico, ascolto e vicinanza, per prevenire situazioni di emarginazione e solitudine.
La signora S., 85 anni, dall’inizio dell’emergenza una volta a settimana usufruisce del servizio spesa a casa. Da quando Veniamo noi da te ha iniziato anche a fare gli accompagnamenti sanitari, la signora si è rivolta al progetto per essere accompagnata a fare alcune visite mediche che le sono state posticipate a causa dell’emergenza Covid.
«Non è che sia cambiata molto la mia vita prima di tutta questa confusione, vivo sola e sono sempre uscita molto poco da quando la mia salute è peggiorata. Camminare per me è molto faticoso e in più ho da trascinarmi il carrellino con la bombola dell’ossigeno che ormai da qualche anno mi fa compagnia 24 ore su 24.
Fortunatamente però proprio sotto casa mia c’era un baretto, dove prima che esplodesse l’emergenza ogni tanto mi recavo a fare colazione o mangiare un panino per pranzo, così avevo modo di scambiare due chiacchiere e stare in compagnia. Questo bar ora è ancora chiuso e chissà se riuscirà ad aprire di nuovo.
Ho avuto molta paura durante la fase 1 perché con i problemi di salute che ho, sono molto a rischio e infatti non mi sono mossa di casa, e anche adesso che la situazione è in miglioramento non esco praticamente mai anche perché per me indossare la mascherina è davvero scomodo avendo già quella dell’ossigeno per respirare.
Passo le mie giornate guardando un po’ di tv, giocando al solitario e ogni tanto parlo al telefono con qualche conoscente di vecchia data.
Grazie al servizio “Veniamo noi da te” realizzato da Cesvi e Spazio Aperto Servizi, ho avuto la possibilità di ricevere la spesa al domicilio, cosa che prima faceva una signora che ogni tanto viene a casa mia a pulire e ad aiutarmi nella cura del corpo. Adesso della spesa se ne occupano gli operatori di “Veniamo noi da te”, sempre precisi e cortesi, e così la signora che mi aiuta ha più tempo per fare altre cose in casa.
Da poco ho iniziato a usufruire anche del servizio di accompagnamento.
Per me è molto comodo: l’operatore insieme a un autista volontario della terza età mi accompagna in macchina a fare le visite mediche. L’autista mi aspetta fuori dal portone, mentre l’operatore viene a prendermi su, così mi aiuta a chiudere casa, mi ricorda quali documenti prendere e soprattutto mi aiuta a portare giù dalle scale, e poi di nuovo su quando torniamo a casa, il carrellino dell’ossigeno che è molto pesante.
Questo per me è molto importante: avere la compagnia di qualcuno che mi possa aiutare e sostenere in questi momenti mi fa sentire meno sola e se non capisco o dimentico qualcosa loro mi aiutano.
Anche per quanto riguarda il momento dell’accettazione in ospedale, spesso io rimango seduta e la persona che mi accompagna va allo sportello, così intanto mi riposo.
Sono infinitamente grata a tutti gli operatori che ho conosciuto.
Grazie a questo servizio sto avendo un grande beneficio, perché mi permette di poter andare a fare le visite senza preoccuparmi di dover prendere i mezzi pubblici (cosa che ormai non riesco più a fare) o di dover prenotare un taxi in solitudine.
È un servizio completo che mi permette di poter scambiare anche due chiacchiere con le persone e i brutti pensieri volano via.»
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Foto di copertina di Francesca Panaioli