Stanziati i primi 3 milioni di euro del Programma Rinascimento Bergamo relativi alle spese inderogabili, gestiti da Cesvi. Un concreto strumento di sostegno per aiutare le piccole imprese di Bergamo ad affrontare le spese sostenute durante il lockdown e gli investimenti necessari alla ripartenza. Cesvi si occuperà della gestione, dell’erogazione dei contributi a fondo perduto e delle attività di monitoraggio e rendicontazione.
Cesvi, dopo aver fornito importanti aiuti agli Ospedali ed alla popolazione anziana di Bergamo, scende in campo per sostenere le micro e piccole attività d’impresa, i piccoli esercizi commerciali e artigianali di Bergamo dopo la chiusura forzata a causa dell’emergenza coronavirus.
Nell’ambito del Fondo di mutuo soccorso il Comune di Bergamo, il Gruppo Intesa Sanpaolo e la Fondazione di partecipazione Cesvi hanno attivato il Programma “Rinascimento Bergamo” a sostegno di piccole e medie imprese locali.
Cesvi si occuperà della gestione, dell’erogazione dei contributi a fondo perduto e delle relative attività di monitoraggio e rendicontazione.
3 milioni di euro – dei 10 milioni totali di contributi a fondo perduto – sono stati allocati in un primo bando, denominato “Spese Inderogabili”. Il bando finanzia le spese sostenute dalle microimprese attive nel settore del commercio e dell’artigianato di servizio durante il periodo di chiusura per l’emergenza Covid-19.
Il contributo a fondo perduto è pari ad un massimo di 1.500 € per ciascuna microimpresa che deve avere sede operativa a Bergamo ed essere stata chiusa, a seguito dei provvedimenti normativi, dal 9 marzo 2020. È inoltre ammessa una sola domanda per impresa.
Nello specifico possono essere ammesse al finanziamento le attività che rispettano i seguenti requisiti: 1.essere micro impresa ai sensi dell’art. 2435-ter del Codice Civile / 2.avere una sede operativa nel Comune di Bergamo 3.avere la sede legale attiva e iscritta al Registro Imprese delle Camere di Commercio / 4.avere una superficie della sede operativa inferiore a 250 m² (solo per gli esercizi di vicinato) / 5.essere rimasti chiusi, a seguito dei provvedimenti normativi, dal 9 marzo 2020 / 6.non aver subito condanne penale o essere stato interessato da una delle misure di cui all’art. 80, comma 1 e 2, D.Lgs. 50/2016.
Consulta qui il regolamento completo.
Possono presentare richiesta di finanziamento le attività riferite alle seguenti categorie e specifici codici ATECO di riferimento. Si veda qui.
Sono ammissibili spese relative all’attività dell’impresa e maturate nel periodo dal 9 marzo fino a sessanta giorni successivi alla data di riapertura dell’impresa, autorizzata dalla normativa, indipendentemente dalla data del loro pagamento. Ad esempio, sono ammesse alla rendicontazione spese come tasse e tariffe (TARI, COSAP, etc.), affitto e rate di mutuo, telefonia, internet, energia, acqua, riscaldamento, etc. ma potranno essere documentate solo spese che non siano state oggetto di altri contributi pubblici.
Le spese dovranno essere comprovate da fatture interamente quietanzate o documentazione fiscalmente valida, emessa dal fornitore dei beni/servizi entro la data di rendicontazione prevista a 60 gg dalla ricezione dei fondi e non oltre il 15 ottobre 2020.
Un sito dedicato è stato realizzato per fornire tutte le informazioni necessarie, rispondere a quesiti, e per accedere alla procedura di presentazione delle domande – tramite una piattaforma specifica realizzata dalla Società Globo – relative al bando: www.rinascimentobergamo.it.
Per accedere al bando “Spese Inderogabili” è necessario effettuare il login ai servizi del portale del sito del Comune di Bergamo, tramite un’identità SPID o una Carta Nazionale dei Servizi.
Le domande potranno essere trasmesse dalle ore 15:00 del 15 maggio fino alle ore 12.00 del 30 giugno 2020 tramite la compilazione di un semplice modulo con le informazioni essenziali relative all’attività.