Dalle mine alla speranza: CESVI in azione per il ritorno alla sicurezza in Ucraina

L’Ucraina, dopo 3 anni e mezzo di conflitto, si trova ad affrontare una sfida umanitaria imponente: è infatti il Paese più minato al mondo. L’eredità dell’invasione russa ha contaminato vaste aree del territorio, rendendo la vita quotidiana un pericolo costante per moltissimi abitanti delle aree più colpite.

Si stima che circa 2 milioni di ettari di terreni agricoli siano minacciati da ordigni esplosivi di ogni tipo. Tra questi, le mine anticarro, capaci di distruggere veicoli militari, e le mine antiuomo, un pericolo estremo per chiunque.

Lo speciale de Il Corriere della Sera  “Sull’Ucraina piovono mine” analizza la situazione del Paese a partire dalla tipologie di mine diffuse, come l’insidiosa PFM-1, una mina antiuomo, largamente impiegata dalla Russia, difficile da individuare per la sua forma insolita e i colori mimetici la che può rimanere nascosta per anni e che esplode con una pressione di soli 5kg.

Nonostante l’Ucraina avesse in passato aderito alla Convenzione di Ottawa del 1997 che vieta le mine antiuomo, ha recentemente formalizzato la sua uscita.

Alle mine antiuomo si aggiungono poi quelle anticarro fornite dai partner occidentali e gli ordigni inesplosi, che si stima abbiano contaminato ben 174.000 chilometri quadrati del territorio ucraino. La presenza di mine è stata rilevata in 11 delle 27 regioni del Paese. La situazione è aggravata dalla mancanza di mappatura accurata dei campi minati.

Le conseguenze sono drammatiche: dall’inizio del conflitto fino a questa primavera, 1.158 civili sono stati colpiti da esplosivi, di cui oltre 100 bambini. Il 50% di questi incidenti si è verificato nelle regioni di Kharkiv, Mykolaiv e Kherson.

La bonifica del territorio è un’impresa colossale. Le autorità stimano che per sminare l’intero territorio potrebbero essere necessari 30 anni e cinquemila specialisti (10 anni solo per i terreni agricoli).

Dal febbraio 2022, sono stati ispezionati circa 35.000 chilometri quadrati e bonificati circa 4.700 chilometri quadrati. La Banca Mondiale stima un costo di circa 37 miliardi di dollari per bonificare tutta l’Ucraina.

L’Intervento di CESVI: SAFE STEPS

Di fronte a questa emergenza, CESVI, attiva in Ucraina dal febbraio 2022 con uffici a Kyiv e Kharkiv, è in prima linea per supportare la popolazione. Oltre a fornire aiuti di emergenza, assistenza per la ripresa e supporto psicosociale, dal 2024 ha ampliato il suo intervento includendo l’azione umanitaria contro le mine (HMA).

Educare la popolazione, in particolare i giovani a questo rischio, è fondamentale, per rafforzare i comportamenti più cauti e positivi. Per questo motivo abbiamo portato avanti un intervento di formazione e sensibilizzazione in relazione al rischio di ordigni esplosivi (EORE), in collaborazione con il partner MAG, nelle aree contaminate da mine e residui bellici esplosivi (ERW). Sono state svolte 720 sessioni formative raggiungendo un totale di 14.400 persone.

In partnership con Mines Advisory Group (MAG) e Ukrainian Deminers Association (UDA), CESVI ha dato ora avvio al progetto “SAFE STEPS: azione umanitaria per il ritorno sicuro nelle aree colpite dal conflitto nell’oblast di Kharkiv” con il sostegno della Cooperazione Italiana. L’intervento si concentra sull’oblast di Kharkiv, in particolare il Raion di Iziumskyi, tra le aree più colpite e contaminate da ordigni esplosivi. Si stima che circa 5,4 milioni di persone vivano in aree potenzialmente contaminate.

L’obiettivo principale è migliorare la sicurezza delle comunità a rischio attraverso:

  • Identificazione, segnalazione e demarcazione delle aree di pericolo (Hazard Areas) con 440 sessioni di educazione al rischio da ordigni esplosivi (EORE).
  • Aumento della conoscenza dei rischi legati agli ordigni esplosivi tra le comunità colpite: attraverso campagne di sensibilizzazione, distribuzione di materiale informativo e attività localizzate. Sono inoltre previsti workshop e spettacoli teatrali, attività sui media, e una conferenza di sensibilizzazione a Kiev in occasione della Giornata internazionale dell’azione contro le mine.

Con questo intervento puntiamo a raggiungere oltre 13.000 persone.

Il progetto “SAFE STEPS” integra inoltre tematiche trasversali fondamentali, come la protezione dell’infanzia, i principi umanitari, la prevenzione dello sfruttamento e abuso sessuale (PSEA), l’equità di genere e l’inclusione per tutte le fasce d’età.

CESVI, in stretta collaborazione con i suoi partner, è impegnata a ridurre i rischi immediati posti dagli ordigni esplosivi e a sostenere un ritorno sicuro, un recupero precoce e il ripristino delle comunità nell’oblast di Kharkiv.

La strada è lunga, ma con un impegno congiunto e l’applicazione di tecnologie innovative, si potrà un giorno liberare l’Ucraina dalla minaccia invisibile delle mine. CESVI continua a essere al fianco del popolo ucraino in questa difficile sfida. Rimani accanto a noi e aiutaci a rendere più sicura la vita di migliaia di persone.