Martedì 18 luglio una delegazione di rappresentanti dell’Unione Europea ha visitato il campo rifugiati palestinese di Shu’fat, a Gerusalemme Est, dove Cesvi lavora per migliorare il sistema di gestione e stoccaggio dei rifiuti.
Durante la visita, organizzata e facilitata da Cesvi, i delegati hanno preso visione della situazione del campo e dei relativi bisogni degli abitanti. Hanno potuto inoltre osservare l’andamento del progetto in corso, realizzato proprio grazie al sostegno di Unione Europa e di AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo).
Con i suoi 25.000 abitanti il campo di Shu’fat, l’unico all’interno della Municipalità di Gerusalemme, si trova in una situazione di sistematico sovraffollamento. La struttura manca dei più basici servizi per la persona, non garantisce adeguate condizione sanitarie e deve fare i conti con drammatiche condizioni di degrado ambientale.
Il piano di intervento di Cesvi, realizzato in collaborazione con UNRWA* e Overseas, agisce in tre direzioni:
Rafforzamento dei servizi e delle competenze
Nelle prime fasi progettuali, Cesvi ha assistito la popolazione nella stesura di un piano strategico di raccolta rifiuti. Per l’implementazione del piano, ai beneficiari sono stati forniti bidoni della spazzatura a uso domestico, contenitori a uso comunitario, macchine pressarifiuti, camioncini per i rifiuti, montacarichi e macchine saldatrici. Alcuni dei membri della comunità, insieme allo staff di UNRWA, hanno partecipato a dei laboratori sul funzionamento del sistema, sul suo monitoraggio e sulle procedure di rendicontazione.
Sensibilizzazione della comunità
La popolazione ha potuto assistere a iniziative pubbliche di sensibilizzazione sull’importanza della raccolta dei rifiuti e della cura dell’ambiente, tra le quali spicca la promozione di un progetto pilota sull’avvio di un sistema di differenziazione dei rifiuti. Gli studenti del campo hanno inoltre partecipato a dei laboratori formativi di educazione ambientale.
Riabilitazione di siti
Il progetto ha ridato vita ad alcune delle aree più degradate del campo, inaugurando due spazi verdi aperti al pubblico. È stata inoltre aperta una nuova stazione di stoccaggio rifiuti, sicura e controllata tanto dal punto di vista sanitario quanto ambientale.
In fotogallery è possibile vedere alcune delle immagini che raccontano la visita dei delegati UE.
*Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei Rifugiati Palestinesi nel Vicino Oriente