Il 2022 ha rappresentato per il Pakistan un anno terribile caratterizzato dalla peggiore alluvione nella storia del Paese, che è stato sommerso per un terzo dalle acque. Una catastrofe umanitaria che ben rappresenta gli effetti sempre più devastanti della crisi climatica: dall’inizio dell’estate 2022 piogge torrenziali – fino a 5 volte più intense rispetto alla media degli ultimi 30 anni – si sono abbattute sulla Regione.
A causa di questa devastante alluvione 20 milioni di persone necessitano di assistenza umanitaria e di questi circa 10 milioni sono bambini.
Anche se la situazione ad oggi è migliorata – il livello dell’acqua è diminuito e le persone che vivono in condizioni di estremo rischio a causa dell’acqua stagnante sono circa 1,8 milioni (rispetto ai 4,5 milioni di gennaio) – le condizioni di vita delle comunità rurali sono ancora molto critiche: milioni di persone lottano per la sopravvivenza e contro le malattie causate dalle acque stagnanti e contaminate (come la malaria, la dengue, il colera, la diarrea acuta e il tifo).
CESVI – che è presente in Pakistan dal 2005 concentrando il proprio intervento su attività di preparazione della popolazione ad affrontare catastrofi e disastri naturali – è immediatamente intervenuta insieme al partner di Alliance People In Need per sostenere la popolazione in particolare attraverso distribuzioni di kit di emergenza e kit igienico-sanitari per arginare la diffusione delle malattie, in particolare nel distretto di Dadu.
In un tale contesto di emergenza i problemi connessi alle pratiche igieniche sono moltissimi e in alcuni casi insormontabili soprattutto per le categorie più vulnerabili come ragazze e donne la cui dignità deve essere garantita, insieme al rispetto delle abitudini e tradizioni della cultura locale.
Ragazze e donne del villaggio di Pir Bux Laghari erano infatti costrette a farsi accompagnare dalle madri o dalle nonne per potersi lavare o per espletare i propri bisogni non avendo a disposizione prodotti e strutture adeguate e non potendo farsi vedere dagli uomini, o addirittura evitavano di bere o mangiare per non avere necessità di carattere igienico durante la giornata. Per ovviare a questi problemi si recavano di notte a fare il bagno, nonostante la mancanza di elettricità e con il solo aiuto delle candele, in un contesto pericoloso e con ricadute pesanti sul proprio benessere psicofisico.
Il contributo di PIN ha rafforzato gli interventi di CESVI finanziati da BHA tramite la distribuzione di zanzariere, NFI e kit igienici che hanno permesso alle ragazze e alle donne di sentirsi tutelate e protette, anche per le pratiche più delicate.
Come hanno dichiarato alcune di loro.
“Per noi era molto difficile trovare panni pulito e asciutto per l’igiene personale. Nel momento dell’emergenza, abbiamo avuto accesso a panni puliti e di cotone per gestire la nostra igiene.” racconta Elia, una giovane donna.
“ll sapone fornito nei kit per l’igiene è di qualità superiore e ha funzionato efficacemente per pulire i miei vestiti. Ora posso finalmente curare la pulizia dei miei indumenti e sentirmi a posto” racconta un’anziana signora.
“Dopo l’installazione dei servizi igienici e la ricezione della luce solare, mi sento così felice. Non ho paura di essere vista, posso chiudere la porta dall’interno senza temere che la candela si spenga e mi sento indipendente. Poter andare ai servizi da sola, mi dà una sensazione di autosostentamento” racconta Zainab, beneficiaria del progetto.
Attraverso il progetto CESVI e PIN hanno sostenuto 1.500 famiglie, tra cui donne e ragazze adolescenti fornendo lampade solari, zanzariere, prodotti per l‘igiene compresi kit femminili.