Negli ultimi giorni la situazione in Pakistan è peggiorata ulteriormente, con numerose alluvioni che hanno interessato il Punjab, nel Nord del Paese.
Come riporta Humayun Khan, Responsabile Programmi per CESVI Pakistan “il Paese è stato colpito da gravissime inondazioni, che hanno causato la devastazione di strade, infrastrutture e scuole. Le inondazioni hanno anche distrutto molti negozi, rovinato campi e raccolti e causato la perdita di un gran numero di capi di bestiame”.
I numeri della tragedia
Il numero delle persone colpite è salito arrivando ad almeno 3,6 milioni, di cui 1,8 milioni appartenenti a fasce particolarmente vulnerabili. Si tratta della peggiore alluvione nella storia del Punjab, con i tre maggiori fiumi della regione che sono esondati contemporaneamente a causa delle piogge e dell’acqua rilasciata dalle dighe indiane. L’acqua ha sommerso oltre 1,2 milioni di ettari in tutto il Paese, un’area grande all’incirca come tutta l’Emilia-Romagna o 40 volte più grande della città di Roma.
A causa delle inondazioni, il numero delle persone sfollate ha superato quota 500mila (ECHO). Complessivamente i morti sono almeno 883, di cui 239 bambini, e 1.177 i feriti, di cui 322 bambini. Oltre 9.200 abitazioni sono state danneggiate o completamente distrutte, con danni ingenti anche ad infrastrutture cruciali per le operazioni di soccorso e la consegna di aiuti, fra cui più di 671 km di strade e 239 ponti. Inoltre, le alluvioni hanno provocato la morte di almeno 6.180 capi di bestiame, andando a peggiorare ulteriormente le condizioni di insicurezza alimentare delle fasce più vulnerabili (NMDA, 3 settembre).
In questi giorni si prevedono ancora forti precipitazioni, soprattutto nel Nord, con il rischio di nuove esondazioni sempre molto elevato per diversi corsi d’acqua nel Paese.
Gli interventi di CESVI
CESVI è presente nel distretto di Buner, il più colpito dalle alluvioni di quest’anno, per portare aiuti alle comunità più colpite. Mobilitandosi per fornire aiuto immediato, attraverso:
- Attività di supporto alle operazioni di ricerca e soccorso, con team di primo intervento formati da CESVI, fornitura di kit per il soccorso e per la rimozione delle macerie e dei detriti.
- Distribuzione di foraggio e campagne di vaccinazione dei capi di bestiame, per ridurre l’impatto sulla sicurezza alimentare e il reddito famigliare.
- Distribuzione di sementi e attrezzature per la coltivazione del grano alle famiglie di agricoltori più vulnerabili.
- Riabilitazione di infrastrutture per la fornitura di acqua potabile a livello comunitario.
- Campagne di promozione dell’igiene nelle comunità e nelle scuole per ridurre il rischio di diffusione di malattie.
- Formazione di nuovi volontari e operatori di ricerca e soccorso per rafforzare le capacità delle comunità di rispondere alle emergenze.
Il team di CESVI sta valutando i bisogni urgenti delle famiglie vulnerabili e sta pianificando attività di riabilitazione precoce per aiutare le comunità colpite.