Gli strumenti utilizzati durante il semestre espositivo, l’impegno ribadito nella lotta alla fame e alla malnutrizione, la rilevanza dell’Indice Globale della Fame e i motivi per cui quest’anno la sede di lancio sarà proprio Expo Milano 2015. Questi alcuni dei temi affrontati dal Presidente del Cesvi Giangi Milesi nell’intervista che racconta la partecipazione di Alliance 2015/Cesvi all’Esposizione Universale nell’ambito della Società Civile.
Intervista tratta da www.expo2015.org
Perché partecipate a Expo Milano 2015?
Fin dalla proclamazione nel 2008 della Città di Milano come sede dell’Esposizione Universale, ci lega all’Evento un amore a prima vista. Il Tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita portò Expo Milano 2015 a patrocinare, già dal 2009, l’edizione italiana a cura del Cesvi dell’Indice Globale della Fame, il rapporto annuale realizzato da IFPRI con alcune ONG di Alliance 2015. Alliance2015, network europeo di cui Cesvi fa parte, è oggi uno dei tredici Civil Society Participants di Expo Milano 2015.
Con quali strumenti comunicherete la vostra interpretazione del Tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita?
In questi anni l’Indice Globale della Fame (Global Hunger Index) è stato presentato in contemporanea mondiale a Washington, nelle capitali europee sedi di Alliance2015 e in alcuni Paesi del Sud del Mondo. L’edizione italiana sempre a Milano, nella prestigiosa sede dell’ISPI. Quest’anno sarà Expo Milano 2015 la sede del lancio europeo del GHI. Inoltre racconteremo con esperti internazionali, testimonianze e immagini le nostre esperienze nel campo dello sviluppo sostenibile, della sicurezza alimentare e della nutrizione.
Qual è per lei l’aspetto più interessante di Expo Milano 2015?
La crisi finanziaria mondiale del 2008 fu preceduta da una grave crisi alimentare, trascurata e subito dimenticata dalla comunità internazionale. In quel disinteresse generale, le nostre ONG decisero di impegnarsi ancor più nella lotta alla fame e alla malnutrizione. Expo Milano 2015 sta riportando l’attenzione del mondo sul tema dello sviluppo sostenibile: una visione del pianeta come casa comune per tutti i suoi abitanti, da lasciare in eredità alle future generazioni.
Foto di copertina: Fulvio Zubiani