Il 22 aprile, come ogni anno dal 1970, ricorre la giornata della Terra con iniziative di sensibilizzazione in tutto il mondo. Tema di quest’anno è “investire nel pianeta” per sottolineare l’importanza di dedicare il nostro tempo, risorse ed energie per attivarsi contro il cambiamento climatico così come altri problemi ambientali.
Noi di CESVI da anni siamo impegnati in azioni volte a garantire uno sviluppo sostenibile per raggiungere gli obiettivi prefissati dall’Agenda 2030. Siamo presenti in diversi Paesi quali Somalia, Zimbabwe, Myanmar, Palestina, Haiti, Pakistan per migliorare la capacità di resilienza delle comunità agli effetti del cambiamento climatico, per promuovere la gestione sostenibile delle risorse e dei rifiuti, e per migliorare competenze e conoscenze delle popolazioni a favore di un’agricoltura sostenibile e innovativa. Inoltre interveniamo nei contesti colpiti da catastrofi naturali garantendo acqua pulita e nutrizione, alloggio sicuro e accesso ai servizi igienici di base.
Siamo impegnati anche in Italia ed Europa con numerose iniziative per l’empowerment e l’attivazione dei giovani contro il cambiamento climatico, a partire dal progetto – co-finanziato dall’Unione Europea – 1Planet4All, sul tema del cambiamento climatico e di come le nostre scelte nei Paesi a Nord del mondo possono avere un impatto profondo nei Paesi in via di sviluppo.
Il nostro obiettivo come Organizzazioni della Società Civile (OSC) è accompagnare giovani e cittadini verso una maggiore consapevolezza rispetto alle co-responsabilità di chi vive nei Paesi a Nord del mondo e offrire strumenti adeguati per poter agire in prima persona verso un cambiamento volto a influire sulle dinamiche globali, non solo locali.
Attraverso il progetto co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS)- Changemakers for climate justice vogliamo inoltre contribuire allo sviluppo e al rafforzamento di una concezione di cittadinanza intesa come appartenenza a una comunità globale, contribuendo al cambiamento individuale e collettivo per un mondo più sostenibile e giusto, ovvero per la giustizia climatica. Attori del processo verso la giustizia climatica sono i/le giovani che hanno dimostrato come sia possibile reclamare l’attenzione delle istituzioni, pretendendo un cambiamento doveroso ed epocale. Il progetto, frutto della collaborazione di CESVI con WeWorld (capofila), ActionAid, Cooperativa Pandora, Fondazione CIMA, Indire e l’Università di Bologna, opera sui tre assi dell’Educazione alla Cittadinanza Globale: educazione formale, educazione non formale ed educazione informale. In ambito scolastico l’azione mira a rafforzare le pratiche educative dei docenti – tramite corsi di formazione, la realizzazione di una guida digitale ad hoc e spazi di confronto – per supportare e fornire competenze a studenti e studentesse per agire quali changemakers per la giustizia climatica e sociale
A livello scolastico, i giovani changemakers potranno essere coinvolti in percorsi di peer education nelle città di Bergamo e Genova, destinati agli studenti/esse della secondaria di secondo grado che, accompagnati da formatori esperti, svilupperanno laboratori e materiali per coinvolgere i più piccoli e le loro famiglie sulle tematiche di progetto. In accordo con la strategia di Educazione alla Cittadinanza Globale, i percorsi di peer education verranno realizzati con un’impostazione interdisciplinare e attraverso strategie didattiche centrate sull’apprendimento esperienziale e l’utilizzo delle soft skills.
Tale approccio didattico consente di sviluppare negli studenti/esse una comprensione critica delle problematiche riguardanti:
- Lo sviluppo sostenibile legato ad aspetti sociali, culturali, economici, tecnologici e ambientali;
- Il cambiamento climatico e la giustizia climatica;
- L’apprendimento di competenze di partecipazione e cittadinanza attiva, tra le quali, l’insegnamento tra pari e la diffusione di conoscenze.
I percorsi di peer education avranno inizio da settembre 2023, gli/le insegnanti interessate possono chiedere maggiori informazioni inviando una mail all’indirizzo [email protected]
Foto di Fabio Cuttica