Sconfiggere la malaria: un sogno possibile

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Ogni 65 secondi, la malaria uccide un bambino nei Paesi più poveri di Africa, Asia e America Latina. Il 25 aprile si celebra la Giornata mondiale di lotta alla malaria: aiutaci a sconfiggere questa malattia, diventa un angelo contro la malaria!

di Roberto Vignola, foto di Gianfranco Ferraro

Qualche tempo fa leggevo su un settimanale che oggi, se non hai un visto d’ingresso per il Myanmar, non sei un vero uomo d’affari. Il Paese, noto per le vicende dell’eroina nazionale Aung San Suu Kyi, è uscito da una lunga e feroce dittatura e si incammina sulla via del capitalismo che, ahimè, non porta sempre sviluppo e, soprattutto, non garantisce un’equa distribuzione del benessere.

Il Cesvi ha il privilegio di essere tra le organizzazioni italiane che operano nel Paese sin dal 1998 e vanta non solo diversi visti d’ingresso sui passaporti dei propri operatori, ma anche una lunga serie di successi. Attivi durante la grande emergenza causata dal tifone Nargis, grazie ai nostri donatori ci siamo radicati in Myanmar lavorando in molteplici settori: sicurezza alimentare, sviluppo agricolo, lotta alla tubercolosi e persino gestione dei rifiuti solidi urbani e pianificazione del traffico urbano.

Ma quello per cui tutti, anche nei villaggi più remoti degli stati settentrionali dello Shan e del Kachin, conoscono il nome e il marchio Cesvi è il grande impegno nella lotta alla malaria. Una malattia che fino ad alcuni anni fa mieteva un numero di vittime impressionante ma che oggi, grazie al nostro intervento, inizia ad arretrare e a fare meno paura. Questo mi racconta con soddisfazione il Dr. Kyaw Myo Lwin, responsabile del progetto, mentre ci avviamo verso il villaggio di Man Loi con la clinica mobile del Cesvi.

Un medico, un’infermiera e un assistente caricano all’inverosimile i loro scooter di farmaci e strumenti medici: si parte sfrecciando su strade sterrate e polverose. All’arrivo facciamo subito la conoscenza di Nang, la volontaria di villaggio. Il volontario di villaggio è la figura di riferimento in tema di salute, fa da tramite tra la comunità e il team medico di Cesvi e, in assenza della clinica mobile, è formato per effettuare i test del sangue e somministrare i farmaci antimalarici. Inoltre, è la figura che supervisiona la distribuzione e l’impregnazione con insetticida delle zanzariere.

“L’uso della zanzariera è un fondamentale strumento di prevenzione nella lotta alla malaria e noi ci preoccupiamo affinché tutte le famiglie, soprattutto le famiglie con donne incinte e bambini piccoli, le utilizzino”, ci racconta Nang con un pizzico di orgoglio. Lo sa bene Nitau, una donna di 35 anni con 8 figli piccoli, che ci accoglie in casa sua mostrandoci le zanzariere distribuite dal Cesvi. “Un giorno mio figlio Hum, 7 anni, ha preso la febbre. Di lì a poche ore anche mia figlia Chon di 10 anni e la piccola Lien di 5 anni hanno cominciato a tremare e ad avere le convulsioni”, ci ha raccontato Nitau ancora in preda al panico. Per fortuna Nang è stata chiamata in piena notte, ha effettuato il test anti-malaria e ha prontamente somministrato i farmaci salvando la vita di questi tre piccoli. Oggi tutta la famiglia dorme sotto le zanzariere per evitare che episodi come questo possano ripetersi.

Come ci dice il Dr. Kyaw, per sconfiggere la malaria è importante la cura ma anche la prevenzione. Il prossimo traguardo è la totale eradicazione della malaria dal Paese. Una vittoria che potremo raggiungere solo con l’aiuto dei nostri sostenitori, con il coinvolgimento delle comunità e con le persone del nostro staff, veri e propri angeli contro la malaria schierati in prima linea.