Il 13 ottobre si celebra, come ogni anno, la Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri con l’obiettivo di valorizzare la capacità delle persone e delle comunità di ridurre i rischi delle catastrofi naturali e diffondere conoscenze e consapevolezza sull’importanza delle pratiche di prevenzione e mitigazione.
I numeri dimostrano quanto l’argomento sia urgente e ci riguardi da vicino.
Nel solo 2012, 357 disastri naturali hanno colpito oltre 124 milioni di persone e causato danni per più di 157 miliardi di dollari. Di fronte ad un più che ottimistico dato sulla riduzione delle vittime (nel 2012 sono state 9.655, il numero più basso dell’ultimo decennio) si registra un aumento del 10% delle perdite economiche provocate dalle catastrofi naturali. L’Italia poi, insieme agli Stati Uniti e alla Cina, è tra i tre Paesi che nel 2012 hanno subito l’86% di tutti i danni provocati a livello globale. Il rischio non riguarda quindi solo Paesi lontani e già di per sé vulnerabili, ma bussa anche alle nostre porte. Anche nei Paesi OCSE, infatti, dal 1981 ad oggi i danni economici provocati dai disastri sono cresciuti molto più rapidamente del PIL pro capite. Ciò significa che il rischio di perdere la ricchezza in condizioni di disastri è ora superiore alla velocità con cui la ricchezza stessa si sta creando.
Il ruolo della prevenzione diventa cruciale non solo per salvare vite umane, ma anche in termini economici. L’Organizzazione Metereologica Mondiale ha evidenziato come per ogni dollaro investito nella prevenzione se ne potrebbero risparmiare circa 7 in assistenza umanitaria e ricostruzione. Ma in realtà 9 dollari su 10 vengono spesi “dopo” che il disastro ha colpito, e solo 1 dollaro è dedicato a misure per prevenire il verificarsi della catastrofe o attenuarne gli effetti più negativi.
Per questi motivi anche quest’anno AGIRE – in occasione della Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri – lancia un messaggio sull’importanza della prevenzione. Lo fa con la campagna “Futuro da Proteggere” realizzata insieme al fotografo Luca Rossini, che utilizza la simbologia del ventre materno come sfondo per immagini di siccità, terremoti e inondazioni, le tre tipologie di catastrofi naturali a più alto impatto.
“Foto provocatorie e di valore artistico per una campagna che fa leva sull’importanza della vita umana e sulla necessità di proteggerla attraverso un’adeguata prevenzione” – dice Shelly Sandall, presidente di AGIRE – “Un modo originale per comunicare il tema delle catastrofi naturali e far capire quanto sia vicino a tutti noi, ma anche per dire che prevenire e proteggere si può. Lo dimostrano con i progetti di prevenzione del rischio sviluppati nel mondo dalle organizzazioni non governative della rete di AGIRE, che da anni lavorano perché cambiamenti climatici, urbanizzazione, povertà e degrado ambientale – cause principali dell’aumento del rischio di catastrofi naturali e dell’incidenza dei danni – siano in parte mitigate”
A Roma, “Futuro da proteggere” si materializza anche con un’iniziativa di Street Marketing all’interno di mezzi pubblici. I taxisti dello 06/5551 (Cooperativa Samarcanda) hanno aderito alla Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri e alcuni di loro ospiteranno un insolito passeggero durante la campagna di AGIRE. Un manichino “in dolce attesa” con il compito di diffondere in un modo inconsueto e curioso tematiche altrimenti difficili da promuovere.
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Cesvi aderisce ad AGIRE – Agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze, il meccanismo congiunto di raccolta fondi di 10 tra le più importanti e autorevoli organizzazioni non governative presenti in Italia che hanno scelto di unire le loro forze in soccorso alle popolazioni colpite dalle più gravi emergenze umanitarie.