Da due mesi, grazie al progetto “Veniamo noi da te” realizzato in collaborazione con Spazio Aperto Servizi e patrocinato dal Municipio 6 di Milano, ci preoccupiamo di dare supporto agli anziani over 65 della città di Milano, che hanno bisogno di sostegno a causa dell’emergenza Coronavirus.
Ad oggi, abbiamo garantito oltre 680 interventi e raggiunto 240 anziani.
Gli operatori di progetto rispondono alle loro necessità quotidiane, portando presso il domicilio soprattutto spesa e farmaci, cercando di soddisfare le esigenze di tutti, anche quelle più particolari. L’andamento del progetto mette in evidenza proprio questa caratteristica del servizio: l’attenzione per ogni singola richiesta, una vera e propria personalizzazione che ha portato a un’alta fidelizzazione delle persone che ogni settimana richiamano, chiedendo di poter essere seguiti dallo stesso operatore.
Lo sa bene Giovanna, che ha 46 anni e da 20 lavora come operatrice in Spazio Aperto Servizi.
“Ho preso parte al progetto Veniamo noi da te non appena è stato attivato e in questi mesi ho incontrato persone veramente diverse. Con ciascuno di loro ho instaurato fin da subito un legame di fiducia e ad alcuni mi sono particolarmente affezionata.
Nella situazione emergenziale, di isolamento forzato, ho pensato fin da subito che fosse importante non stravolgere le abitudini di queste persone e perciò cercare, per quanto possibile, di soddisfare ogni loro richiesta.
Come quella volta che mi è capitato di fare un’intera spesa al telefono con una signora che è molto affezionata a prodotti ben precisi e con dovizia di particolari mi ha accompagnato per tutto il supermercato, guidandomi tra le varie corsie. Non è stato facile, ma la soddisfazione della signora quando le ho portato la spesa mi ha ripagato della fatica!
Aiutare le persone in questo servizio, mi fa sentire utile, ma è anche molto arricchente. Spesso ci capita di entrare in situazioni familiari molto particolari e di conoscere persone e storie uniche che ti danno degli insegnamenti importanti. Il potersi confrontare con altre realtà per me, come operatrice, rappresenta il valore di questa esperienza che mi sta restituendo più di quanto sto dando.”
Anche Daniel, un operatore di 33 anni che lavora per Spazio Aperto Servizi da 5, è impegnato nel progetto fin dall’inizio e ha un elenco di “affezionati” di cui si prende cura sfrecciando con il suo scooter per la città, pieni di sacchetti ed entusiasmo.
“Quando vado a fare la spesa per loro spesso li chiamo per avere delucidazioni sulla lista se ho dei dubbi, perché voglio essere certo di prendere i prodotti che desiderano, e anche loro mi chiamano se si rendono conto di aver dimenticato qualcosa. Sono diventato il loro punto di riferimento. E loro nei miei confronti si dimostrano sempre molto affettuosi.
Come la signora A. che non si dà pace nel vedermi arrivare con i sacchetti della spesa davanti alla sua porta al settimo piano, senza aver preso l’ascensore. Si tratta in realtà di una mia scelta: mi piace tenermi in forma e quindi preferisco prendere le scale, a prescindere dal piano che devo raggiungere. Ma la signora, proprio come fanno le nonne, continua a pregarmi di prendere l’ascensore!
E poi c’è il signor V. di 86 anni, che dal primo giorno mi ha preso subito in simpatia e con cui mi fermo sempre a chiacchierare un po’. Tra una spesa e l’altra, abbiamo scoperto di essere entrambi milanisti e proprio l’altro giorno mi ha proposto di andare allo stadio insieme quando finalmente riprenderà il campionato, brindando al lieto evento con due birre!
Ognuno di loro mi accoglie sempre con calore, con fiumi di “grazie” e insistendo per offrirmi qualcosa. A volte poi il ringraziamento arriva anche attraverso vere e proprie poesie.
Come quella che il signor G. mi ha dato qualche giorno fa dicendomi “questo è per ringraziarti per quello che fai”. Una poesia bellissima che mi ha emozionato e stupito perché non mi aspettavo un ringraziamento così speciale.”
In questo momento l’emergenza sanitaria sembra contenuta ma quella sociale è solo all’inizio. Le categorie più fragili non possono essere lasciate sole e hanno ancora bisogno di tutto il nostro supporto. Sostieni i nostri interventi:
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Foto di copertina di Francesca Panaioli