Il Gruppo CRC ha presentato lo scorso 6 dicembre il 3° Rapporto Supplementare sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia. Alla sua redazione hanno contribuito 144 operatori delle 96 associazioni del network, tra cui anche Cesvi. Il rapporto fa il punto sull’attuazione della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia, e si rivolge ai rappresentanti delle istituzioni e agli enti locali con 157 raccomandazioni per migliorare le politiche per la tutela dell’infanzia in Italia.
Il punto di vista della pubblicazione, che verrà presentata al Comitato ONU sui diritti dell’infanzia insieme al Rapporto sulla Convenzione redatto dal Governo Italiano, è quello di tutte le organizzazioni e dei soggetti che, a vario titolo, sono impegnate nella promozione dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Le stesse realtà aderenti al Gruppo CRC si occupano ogni anno della pubblicazione di un Rapporto di aggiornamento per monitorare i progressi raggiunti fino a quel momento.
Cosa dice il Rapporto
Nonostante i significativi passi avanti che la legislazione italiana ha compiuto negli ultimi anni per l’attuazione dei diritti di bambini e adolescenti, il Rapporto Supplementare evidenzia come siano ancora molte le disuguaglianze che si pongono come ostacolo a una piena realizzazione della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia. In primo luogo, le marcate disparità presenti a livello regionale. Le regioni meridionali registrano infatti un valore doppio rispetto alla media nazionale per quanto riguarda l’incidenza dello svantaggio socio-economico nella vita dei bambini (il fenomeno tocca il 20,4% dei minori). Le stesse aree che presentano questo dato sono oltretutto anche quelle più carenti in termini di servizi dedicati all’infanzia. La situazione odierna chiama quindi a interventi specifici sulle realtà più bisognose, che rientrino però in una strategia nazionale di più ampio respiro.
Le condizioni di crescente svantaggio socio-economico dei bambini in Italia costituiscono – insieme alla riforma sulla cittadinanza – una delle principali sfide che secondo il Rapporto il nostro Paese dovrà affrontare nel prossimo futuro. Ma non solo: il Gruppo CRC evidenzia anche la necessità di ridefinire le misure per contrastare e prevenire gli abusi e le violenze sui minori, rafforzando così gli strumenti per combattere un fenomeno che rimane tutt’oggi ampiamente sottostimato.
Il Gruppo CRC confida che il prossimo incontro con il Comitato ONU per l’esame della situazione italiana sia un punto di partenza per avviare una riflessione strategica sulle politiche per l’infanzia e l’adolescenza nel nostro Paese. Una riflessione che sia da stimolo – si auspica – per un’assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni competenti per risolvere le criticità ancora in essere.
Scarica il 3° Rapporto Supplementare sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia.
Foto di Alessandro Tosatto