Alluvioni, inondazioni, straripamenti, interi paesi allagati, case sommerse dal fango. In questi giorni stiamo assistendo a una serie di catastrofi naturali che stanno sconvolgendo la vita di interi Stati e compromettendo la vita di centinaia di migliaia di persone.
Il cambiamento climatico è una minaccia globale, e oggi lo vediamo manifestarsi con sempre maggiore intensità, colpendo indiscriminatamente Nord e Sud del pianeta. Dopo un’estate divisa tra caldo estremo e piogge torrenziali che hanno interessato anche il nostro Paese – con la grave siccità in Sicilia e le alluvioni abbattutesi su Valle d’Aosta e Piemonte – torna oggi a colpire con inaudita violenza.
A partire dal lontano Sud-est asiatico messo in ginocchio dal tifone Yagi che ha devastato Myanmar, Vietnam, Thailandia e Laos, causando danni immani alle reti stradali, ai trasporti, all’elettricità, sommergendo interi villaggi e provocando oltre 500 vittime.
Contestualmente l’Europa è nella morsa del ciclone Boris che ha causato gravi inondazioni in Polonia, Austria e Repubblica Ceca. Le vittime accertate sono al momento 24, ma ci sono decine di migliaia sfollati in tutta l’Europa centrale. Dopo la massima allerta dei giorni scorsi ora sembra che la tempesta sia in remissione, ma preoccupano i livelli dei fiumi: si stima che la piena del Danubio raggiungerà il suo picco in Ungheria nella giornata di sabato 21 settembre.
Nei giorni scorsi il ciclone Boris è arrivato anche in Italia, sommergendo nuovamente l’Emilia-Romagna, ancora ferita dalle alluvioni della primavera 2023. Frane e allagamenti hanno costretto migliaia di persone ad abbandonare le loro case, con danni ingenti alle infrastrutture. Al momento più di 1.500 persone sono state sfollate, e i fiumi Marzeno e Lamone hanno esondato, aggravando una situazione già fragile dopo la catastrofe dello scorso anno.
Ora il meteo è in graduale miglioramento, le piene dei corsi d’acqua romagnoli dovrebbero andare lentamente ad esaurirsi, ma resta l’allerta rossa per le elevate criticità legate a possibili fuoriuscite dagli argini a valle e per possibili frane a monte. Inoltre, è previsto per l’inizio della prossima settimana l’arrivo di una nuova perturbazione.
A seguito delle alluvioni del 2023 noi di CESVI ci siamo attivati mettendo al servizio la nostra esperienza nella gestione delle emergenze per supportare la popolazione colpita e garantire aiuto ai più vulnerabili, avviando progetti e interventi a favore di comunità per minori e soggetti fragili, centri educativi e scuole, con l’obiettivo di farli tornare alla normalità il prima possibile.
Molto è stato fatto in questo anno, ma adesso serve ancora un grande aiuto per supportare l’Emilia- Romagna nell’affrontare questo nuovo disastro.
Ancora una volta siamo pronti per impegnarci a sostenere nella ripresa bambini e comunità vulnerabili, le strutture per l’infanzia e le attività produttive delle aree colpite.
Unisciti a noi e dona per aiutare le comunità a risollevarsi da questa nuova emergenza.