Ripartire da zero: il nostro intervento in Mozambico

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Per migliorare le precarie condizioni di vita della popolazione colpita dal ciclone, Cesvi è pronto a sostenere 5.000 famiglie con cibo e materiali di prima necessità per costruire rifugi temporanei, disinfettare l’acqua e proteggersi dalla malaria.

“Abbiamo sentito il vento soffiare feroce e abbiamo pensato che presto si sarebbe calmato, ma poi il tetto è caduto su di noi”.  Domingas, suo marito e la figlia di neanche un anno d’età dormivano nella loro casa in un villaggio del distretto di Namathanda mentre, nella notte del 14 marzo, il Ciclone Idai si abbatteva sul Mozambico alla velocità di 185 chilometri all’ora. Diversamente dalle 598 persone che hanno perso la vita, Domingas e la sua famiglia sono state fortunate: sono riuscite a uscire incolumi dalle macerie e hanno potuto raggiungere un edificio sicuro che ha resistito alla violenza del vento e all’innalzamento delle acque.

Estel, la figlia di Domingas, ha la febbre alta da giorni. La madre le dà da bere acqua presa da un fiume vicino: sa che non  è sicura, ma è l’unica a disposizione. Il cibo che la famiglia era riuscita ad accumulare grazie al duro lavoro nei campi è andato perso, perché tutti i terreni coltivati sono distrutti. “Il mais era cresciuto abbondante, ci aspettavamo un raccolto migliore rispetto agli anni passati, ma ora non c’è più nulla. Non abbiamo semi per poter tornare a lavorare la terra, non abbiamo una casa. Non so cosa faremo” – racconta Domingas.

A distanza di settimane dalla tragedia, le condizioni di vita della popolazione sono ancora precarie: al dolore per i morti e all’angoscia di non avere più una casa e fonti di sussistenza, si aggiunge la preoccupazione per la diffusione del colera che colpisce ogni giorno sempre più persone.

L’emergenza continua e il nostro aiuto è più che mai indispensabile” – sottolinea Daniele Barbone, Amministratore Delegato di Cesvi. “Per questo chiediamo a tutti di continuare a sostenerci: è possibile donare online o con una chiamata al numero verde 800.036.036”.

Un cargo carico di beni di prima necessità ha raggiunto Beira nelle scorse ore. Una parte dei beni sarà distribuita nell’immediato mentre una parte sarà tenuta a disposizione delle aree ancora inaccessibili che Cesvi sta cercando di raggiungere: si tratta di materiali come cibo, tende, materassi e coperte per costruire un riparo temporaneo, pastiglie per depurare l’acqua e saponi per lavarsi, zanzariere contro la malaria e kit contenenti semi e attrezzi per far ripartire la produzione agricola al più presto.

 

Foto di copertina: Kerstin Bandsom/WHH