Il tifone Yagi piega il Myanmar: CESVI al lavoro per rispondere all’emergenza

Dopo aver colpito le Filippine ad inizio settembre, nell’ultima settimana il tifone Yagi – la tempesta più forte ad aver colpito l’Asia nell’ultimo anno – ha portato forti piogge in tutto il Sud-est asiatico, colpendo violentemente Vietnam settentrionale, Laos, Thailandia e Myanmar.

Diversi Stati e regioni del Myanmar sono stati colpiti da gravi inondazioni. In particolare il Myanmar centrale è attualmente il più compromesso, con numerosi fiumi e torrenti che scendono dalle colline dello Stato dello Shan, in particolare il sud, dove CESVI è già presente con progetti di sviluppo.

Nelle aree colpite si sono verificati danni significativi alle reti stradali, ai trasporti, alle telecomunicazioni e all’elettricità. La maggior parte delle aree rimane allagata, anche se in alcuni comuni il livello dell’acqua ha iniziato a diminuire (OCHA). Si stima che le persone coinvolte siano oltre 631mila in tutto il Paese.

I morti hanno già superato i 500, di cui almeno 236 solo in Myanmar, ma con decine di persone ancora disperse e interi villaggi isolati il numero è probabilmente destinato a salire. I nuovi sfollati sono oltre 320mila, in un Paese in cui a causa dei conflitti già oltre 3 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case.

Nello Shan meridionale, 14 comuni sono stati colpiti da forti piogge e inondazioni. Oltre l’80% della città di Nyaungshwe è stata sommersa, compresi gli sfollati a causa del conflitto.

A preoccupare in particolare la situazione dei bambini e delle famiglie più vulnerabili. Sono almeno 6 milioni i bambini che vivono nelle zone colpite e moltissimi di loro, in Myanmar, erano già sfollati a causa dell’instabilità interna al Paese. Questi bambini e le loro famiglie si trovano ora in condizioni umanitarie ancora più complesse, senza accesso ai servizi necessari per la sopravvivenza.

Nonostante la complessità della situazione – difficoltà di spostamento dovute a blocchi stradali, ponti danneggiati e scontri in corso – la macchina degli aiuti umanitari è già al lavoro, e anche il nostro staff sul campo è operativo dalle primissime ore per valutare la situazione e mobilitare i soccorsi immediati. Grazie ai rapporti consolidati con le autorità locali, siamo in grado di ottenere i permessi e le autorizzazioni per visitare le aree colpite e le vittime e stiamo raccogliendo dati in coordinamento con le istituzioni.

I principali bisogni della popolazione al momento sono: cibo, abbigliamento, tende/rifugi, materassi, coperte, zanzariere e prodotti igienico-sanitari (soprattutto per la salute femminile).

Per i prossimi giorni i meteorologi prevedono ancora forti precipitazioni, con una possibile nuova tempesta che potrebbe abbattersi sulle coste del Vietnam fra giovedì e venerdì per poi proseguire nell’entroterra.

L’emergenza è in pieno corso e noi di CESVI siamo sul campo per portare il prima possibile aiuti e soccorso. Sostieni il nostro fondo emergenze e aiutaci a dare sollievo alla popolazione del Myanmar.