Migrazione forzata e fame: quale relazione?

Immagine invito GHI 2018

Giovedì 11 ottobre, a Milano, Cesvi presenta l’Indice Globale della Fame 2018, uno dei principali rapporti internazionali e strumento di misurazione multidimensionale della fame nel mondo. L’evento si svolgerà presso Palazzo Clerici, sede di ISPI, a partire dalle ore 11 (Sala della Corte, ingresso da Via Clerici 3).

L’Indice Globale della Fame 2018 (#GHI2018), giunto al suo tredicesimo anno, analizza progressi e ritardi nella lotta alla fame in 119 Paesi con rilevazioni specifiche su base regionale, nazionale e subnazionale. Il rapporto di quest’anno mostra come il raggiungimento dell’Obiettivo Fame Zero fissato dalle Nazioni Unite per il 2030 sia ancora lontano: secondo le proiezioni del GHI 2018, 50 Paesi non riusciranno a rientrare nel livello di fame basso entro il 2030.

Dal 2008 Cesvi cura l’edizione italiana del GHI che è edito da Welthungerhilfe e Concern Worldwide, due partner di Alliance2015, il network europeo di otto Ong indipendenti di cui Cesvi fa parte dal 2002.

Da oltre trent’anni Cesvi, organizzazione umanitaria attiva con 109 progetti in 20 Paesi del mondo, è in prima linea nella lotta alla fame nel mondo e nel sostegno alle popolazioni in fuga da guerre, persecuzioni, violazioni dei diritti umani ed economie precarie. Soprattutto nei Paesi caratterizzati da elevati livelli di povertà e di difficoltà di accesso al cibo come la Somalia e lo Zimbabwe, porta avanti progetti per migliorare i livelli di nutrizione e sicurezza alimentare, anche attraverso la costruzione di “resilienza” nelle comunità locali.

L’edizione 2018 dell’Indice Globale della Fame approfondisce in particolare il rapporto tra fame e migrazione forzata. Ad oggi nel mondo le persone costrette ad abbando­nare la propria casa sono 68,5 milioni: di queste, 40 milioni sono sfollati interni, 25,4 milioni rifugiati e 3,1 milioni richiedenti asilo (UNHCR). La fame è un pericolo persistente, che minaccia le vite degli sfollati e ne influenza gli spostamenti. La fame è causa o conseguenza della migrazione forzata? Quali sono le condizioni di chi è costretto ad abbandonare la propria casa a causa della fame? Come si può intervenire per rendere autosufficienti le comunità colpite da fame e povertà?

Di questo e molto altro si discuterà con i rappresentanti politici e della società civile che parteciperanno al dibattitto in occasione dell’evento di lancio.

Intervengono: Paola Alvarez – Project Development Officer IOM, Fabrizio Nava – Consigliere d’Ambasciata DGCS/MAECI, Roberto Ridolfi – Special Advisor on Strategy and Financial Development FAO, Patrizia Toia – Europarlamentare. Sarà inoltre trasmesso un videomessaggio di Emanuela Claudia Del Re, Vice Ministra Affari Esteri e Cooperazione Internazionale.

L’apertura dei lavori sarà affidata a Daniela Bernacchi – CEO e General Manager Cesvi, Valeria Emmi – Advocacy Coordinator Cesvi, Mohamed A. Ahmed – Deputy Head of Programs Cesvi in Somalia e Kenya.

Modera il giornalista di Radio24 Giampaolo Musumeci.

Scarica l’invito all’evento

Ingresso libero su prenotazione fino a esaurimento posti. Per informazioni e iscrizioni: www.ispionline.it[email protected] – 02.869.30.53

 

Foto di copertina: Welthungerhilfe/Stefanie Glinski 2018