Il dottor Osman Gedow Amir è il direttore del National Museum of Somalia ed è un esperto di biodiversità e cambiamento climatico. Come attivista, ha lavorato con varie organizzazioni ambientali in Somalia, condividendo le sue competenze nella comprensione di come il degrado ambientale influisca sui mezzi di sussistenza nel Paese.
Proprio in questi giorni stiamo assistendo a eventi atmosferici che stanno causando vere e proprie catastrofi ambientali in ogni parte del mondo, a partire dall’Italia con le alluvioni in Emilia-Romagna fino ad arrivare al Myanmar colpito dal tifone Yagi. Si tratta delle sempre più evidenti conseguenze del cambiamento climatico che colpisce senza fare differenze, ma che penalizza maggiormente Paesi già vulnerabili, come ad esempio il Corno d’Africa, da sempre vittima di periodi alternati di siccità estreme e catastrofiche inondazioni.
In qualità di attivista per il clima il Dottor Osman è un prezioso testimone per il progetto “Changemakers for Climate Justice” che mira a promuovere e rafforzare le competenze di docenti e giovani ragazzi e ragazze (changemakers) su giustizia climatica e sviluppo sostenibile, con lo scopo di diffondere consapevolezza e conoscenza di queste tematiche fra la società civile grazie alle attività svolte dagli stessi changemakers coinvolti nel progetto.
Nella sua testimonianza ha sottolineato come la difficoltà nel prevedere l’arrivo delle piogge, ostacoli la pianificazione delle semine. È essenziale conoscere il periodo delle piogge affinché i contadini possano preparare i campi e piantare le colture di conseguenza.
“Il clima è diventato sempre più imprevedibile, con periodi di estrema siccità o forti precipitazioni, che il terreno non riesce ad assorbire rapidamente. Questo crea numerosi problemi, tra cui anche il fenomeno dello sfollamento interno”.
Il progetto “Changemakers for Climate Justice. Giovani in azione per la giustizia climatica” è finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo (AICS) e portato avanti da WeWorld insieme a ActionAid Italia, CESVI ETS, Fondazione CIMA, Indire, Cooperativa Pandora e Università di Bologna.
Guarda la video testimonianza:
CESVI da anni è impegnata in azioni volte a garantire uno sviluppo sostenibile per raggiungere gli obiettivi prefissati dall’Agenda 2030. Siamo presenti in diversi Paesi quali Somalia, Etiopia, Zimbabwe, Myanmar, Palestina, Haiti, Pakistan, Perù, per migliorare la capacità di resilienza delle comunità agli effetti del cambiamento climatico, per promuovere la gestione sostenibile delle risorse e dei rifiuti, e per migliorare competenze e conoscenze delle popolazioni a favore di un’agricoltura sostenibile e innovativa. Inoltre interveniamo nei contesti colpiti da catastrofi naturali garantendo acqua pulita e nutrizione, alloggio sicuro e accesso ai servizi igienici di base.
Per cambiare il sistema e perseguire insieme la sicurezza alimentare, unisciti ai #changemakers.