Nei giorni scorsi, l’Agenzia ONU UNAIDS ha diffuso il nuovo rapporto sull’HIV/AIDS con dati positivi e incoraggianti: dal 2001 al 2012 il numero totale di persone che hanno contratto il virus è sceso del 33% e, nel caso dei bambini, si è addirittura dimezzato.
Anche le morti per AIDS, dopo il picco di 2,3 milioni nel 2005, sono scese a 1,6 milioni l’anno scorso.
Ci si sta avvicinando al raggiungimento del 6° Obiettivo di Sviluppo del Millennio, ma c’è ancora molto da fare per assicurare l’accesso ai farmaci alle persone più a rischio di contrarre il virus e per prevenire la violenza contro le donne, che è spesso la causa del contagio. Ineguaglianza di genere, leggi punitive e azioni discriminatorie continuano infatti ad ostacolare la lotta contro questa pandemia.
Cesvi prosegue con determinazione il progetto Fermiamo l’AIDS sul nascere nell’Africa subsahariana, dove è impegnato dal 2001 per fare in modo che sempre più bambini nascano sani da madri sieropositive, per consentire l’accesso ai farmaci antiretrovirali anche nelle zone più sperdute e soprattutto per diffondere la conoscenza di questa malattia e dei modi per prevenirla.
Nel piccolo ospedale St Albert, che si trova in un’area rurale dello Zimbabwe, nel 2013 sono nati 921 bambini, molti dei quali nati sani da mamme sieropositive grazie all’intervento del Cesvi. Tutte le mamme (circa 900 perché alcuni parti sono stati gemellari) sono state sottoposte a cure mediche, quando sieropositive, e hanno ricevuto assistenza durante il parto e l’allattamento, usufruendo tra l’altro di farmaci e servizi di cucina e lavanderia nella Casa per le mamme adiacente all’ospedale. Una Casa creata grazie al sostegno del Trio Medusa, di Radio Deejay e dei suoi ascoltatori per accogliere le donne incinte che, provenendo dai villaggi più lontani, impiegano ore a piedi per raggiungere l’ospedale e hanno bisogno di un posto sicuro dove stare nel periodo che precede e segue il parto.
Lo staff Cesvi, inoltre, ha effettuato quest’anno più di 2.600 test dell’HIV su altrettante persone e ha condotto campagne di informazione e sensibilizzazione sull’HIV/AIDS nei distretti più remoti dello Zimbabwe.
Aiutaci a dare una nuova speranza di vita a mamme e bambini a richio di AIDS.
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Foto di Giovanni Diffidenti