Somalia – La graduale ripresa e i risultati ottenuti dalla fine della carestia del 2012 sono andati persi a causa della scarsità di piogge, del conflitto, delle interruzioni commerciali e della ridotta assistenza umanitaria, che hanno provocato un deterioramento della situazione di sicurezza alimentare in Somalia.
Il tasso di malnutrizione acuta è aumentato in molte zone del Paese, in particolare tra i bambini. La situazione sembra destinata a peggiorare fino all’inizio delle piogge, nel mese di ottobre.
Gli ultimi risultati di una valutazione congiunta del Food Security and Nutrition Analysis Unit for Somalia (FSNAU) – un progetto gestito dalla FAO – e il Famine Early Warning Systems Network (FEWS NET) – un progetto fondato dall’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) e altri partner – indicano che circa 1.025.000 persone si troveranno nelle fasi di Crisi e di Emergenza (Fasi 3 e 4 della Classificazione integrata dell’insicurezza alimentare, IPC). Questo dato indica un incremento del 20% rispetto a gennaio 2014. Gli sfollati interni continuano a costituire la maggioranza (62%) delle persone in Crisi ed Emergenza, seguiti dalle popolazioni rurali (27%) e urbane (11%).
Inoltre, 218.000 bambini sotto i cinque anni d’età sono gravemente malnutriti (circa 1 bambino su 7 sotto i cinque anni d’età): un incremento del 7% da gennaio 2014. Questi dati includono 43.800 bambini gravemente malnutriti che sono, inoltre, ad alto rischio di morbosità e morte. Livelli critici di malnutrizione (gli indici di malnutrizione acuta globale superano il 15%) sono stati riscontrati in 21 dei 50 gruppi di popolazione intervistati. La scarsa alimentazione di neonati e bambini e l’inadeguata assistenza umanitaria sono tra i principali fattori di malnutrizione in Somalia.
Cesvi opera nel Paese dal 2006 e in particolare nella regione del South Central Somalia dal 2009, dove oltre 1 milione di persone sono colpite da una grave crisi alimentare. Nelle aree di Mudug e Hiran l’Ong sta attualmente realizzando un progetto integrato in materia di nutrizione, salute e sussistenza familiare. Attraverso questo programma, Cesvi fornisce assistenza umanitaria d’emergenza e lavora all’interno delle comunità locali per migliorare la loro capacità di risposta (resilience) ai disastri naturali e ai conflitti interni. Questa azione affronta problematiche quali gli alti livelli di morbilità, malnutrizione e insicurezza alimentare delle popolazioni beneficiarie.
In tema di nutrizione, Cesvi opera con uno staff altamente qualificato e fornisce supporto a donne e bambini attraverso l’integrazione di servizi di salute materno-infantile e programmi terapeutici ambulatoriali. Il personale sanitario e parasanitario si muove nelle zone rurali per assistere anche le popolazioni più remote, normalmente escluse dall’accesso a questo tipo di servizi, in modo da monitorare continuativamente i bambini e le madri e garantire loro il necessario supporto nutrizionale.
Migliaia di bambini somali rischiano la vita. È urgente intervenire con assistenza umanitaria salva-vita e sostentamento, insieme a sostegno nutrizionale e sanitario.
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Foto di Francesco Cavalli