Terremoto Centro Italia: Cesvi supporta gli allevatori

I gravosi danni provocati dagli eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia a partire dal 24 agosto scorso hanno avuto un impatto considerevole non solo sulla vita delle popolazioni ma anche sulle attività economiche e produttive delle zone colpite.

In un territorio a prevalente economia agricola, i danni alle aziende agricole locali, dal punto di vista della produttività, ammontano a milioni di euro e causano il rischio di abbandono e di spopolamento delle campagne.

In collaborazione con Coldiretti Roma – Rieti, Cesvi ha effettuato una mappatura dei bisogni di agricoltori e allevatori della zona di Amatrice, con l’obiettivo di supportarti nella ripresa delle attività economiche.

Ad Amatrice il 90% delle stalle sono state danneggiate, con crolli che hanno provocato notevoli perdite di capi di bestiame. Inoltre, lo stress provocato dalle scosse ha causato una riduzione della capacità degli animali di produrre latte; molti fienili e casolari sono stati lesionati o completamente distrutti; l’interruzione della viabilità a causa di frane e smottamenti ha reso difficile la consegna del latte, con migliaia di litri che sono andati perduti, e l’assenza di energia elettrica ne ha intaccato la conservazione.

“Siamo in una fase delicata, ci troviamo ancora in una condizione di emergenza per le persone ma c’è anche la necessità di pensare a mantenere in vita le attività economiche senza le quali non c’è ripresa e ricostruzione. Il primo obiettivo è quello di sostenere immediatamente gli agricoltori e gli allevatori che, colpiti direttamente dal sisma, non hanno abbandonato bestiame e terreni. Insieme a Coldiretti, faremo fronte alle necessità di coloro che non dispongono più di una stalla, perché crollata in seguito al sisma, o che hanno perso le attrezzature per la mungitura e la conservazione del latte. Puntiamo a ripristinare le attività di produzione e vendita diretta, dichiara Giangi Milesi, Presidente Cesvi.

L’intervento di Cesvi a sostegno dei produttori agricoli, in particolare aziende di produzione e vendita diretta di latte, selezionati insieme a Coldiretti, prevede la fornitura di strutture che possano ospitare il bestiame e attrezzature che garantiscano il ripristino della produzione come i carrelli per la mungitura, gli impianti di raschiatura, i refrigeratori e i serbatoi per la lavorazione del latte, e i generatori di energia elettrica.

“Il progetto mira a contribuire a una rapida ripresa dell’economia locale”, prosegue Milesi, “E soprattutto alla ricostruzione del tessuto sociale delle zone colpite gravemente dal terremoto”.

 

Foto di copertina: Roger Lo Guarro