I gravosi danni provocati dagli eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia il 24 agosto e il 30 ottobre 2016 hanno avuto un impatto considerevole oltre che sulla vita delle popolazioni, anche sulle attività economiche e produttive dei paesi nelle zone del cratere. In un territorio a prevalente economia agricola, l’effetto sugli allevamenti costituisce il dato più rilevante, con danni che ammontano a milioni di euro.
È diventato dunque di fondamentale importanza accompagnare la ricostruzione dell’ambiente urbano-rurale al ripristino del tessuto sociale e produttivo, in modo da favorire la ripresa economica delle aree colpite ed evitare l’abbandono e lo spopolamento delle campagne.
Grazie alla collaborazione di Coldiretti Roma-Rieti, Cesvi ha potuto portare a termine una lettura quanto più esaustiva dei bisogni espressi dagli allevatori della zona di Amatrice e Leonessa, impegnandosi nel sostegno al ripristino dell’attività produttiva di 12 allevatori di bovini da latte. La produzione e la vendita di latte vaccino costituiscono, infatti, per queste aree, una fonte di guadagno importante, tanto che qui, il latte, è chiamato “Oro bianco”.
Sulla base delle necessità identificate da Coldiretti, Cesvi ha coordinato la fornitura di macchinari zootecnici quali mungitrici e impianti di refrigerazione che hanno permesso ai beneficiari di ripristinare la produzione e la conservazione del latte vaccino, di riabilitare la vendita diretta del proprio prodotto e di continuare a popolare le aree colpite, evitando l’abbandono delle comunità montane.
Grazie al prezioso contributo del Banco Popolare, Cesvi ha potuto raggiungere 2 dei 12 beneficiari identificati da Coldiretti, acquistando 2 frigoriferi per la conservazione del latte. Il supporto fornito è stato di fondamentale importanza per gli allevatori: senza questi macchinari, i beneficiari non sarebbero stati in grado di assicurare la corretta conservazione del latte, rischiando di perdere gran parte della propria produzione e, conseguentemente, del proprio guadagno.
Infine, considerando le difficoltà economiche che si sono trovati ad affrontare a seguito del sisma, la donazione rappresenta per gli allevatori un aiuto prezioso: senza di essa, infatti, non sarebbero stati in grado di investire nei macchinari in tempi brevi.