In seguito al violento terremoto che un mese fa ha messo in ginocchio il Centro Italia causando 298 vittime e notevoli danni strutturali ed economici, Cesvi ha deciso di intervenire per fornire supporto psicoeducativo alle scuole e alle famiglie della provincia di Ascoli Piceno, una delle aree più colpite.
Dal giorno successivo al sisma, il Team Emergenze Cesvi ha condotto valutazioni sia sul versante laziale che su quello marchigiano per rilevare i bisogni delle persone sfollate e per interfacciarsi con la Protezione Civile e gli altri attori operativi sul territorio, con l’obiettivo di pianificare interventi efficaci e integrati.
Così è nato il progetto “Una Scuola Resiliente”, promosso da Cesvi e dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Ascoli Piceno e Fermo, in collaborazione con l’associazione di psicologi dell’emergenza SIPEM SoS Marche, per accompagnare i bambini in un percorso di ascolto e conforto durante l’anno scolastico appena iniziato.
L’obiettivo della “Scuola Resiliente” è fornire a genitori e insegnanti gli strumenti per prevenire la cronicizzazione del disagio psicologico dei bambini vittime del sisma. Psicologi esperti condurranno attività e laboratori finalizzati all’emersione e alla gestione delle emozioni, delle conoscenze e delle rappresentazioni dell’esperienza negativa vissuta dai più piccoli.
La scuola diventa il punto di partenza per ritrovare una situazione di normalità grazie al rapporto privilegiato che gli insegnanti riescono a creare con i bambini all’interno delle classi.
Essere travolti da un evento drammatico come il terremoto comporta conseguenze particolarmente traumatiche nella vita dei bambini, che in questi casi rappresentano la categoria più vulnerabile. Il progetto Una Scuola Resiliente’ nasce dalla volontà, condivisa con il MIUR e con i docenti referenti per il terremoto, di riportare la quotidianità scolastica ad una situazione di normalità, nella consapevolezza che questo potrà avvenire solo dopo avere dato risposta ai bisogni psicologici dei minori, vittime dirette e indirette del trauma subito dalla famiglia. Daniela Bernacchi, Amministratore delegato Cesvi.
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Foto di Roger Lo Guarro