A due mesi e mezzo dal terribile terremoto che ha devastato Turchia e Siria l’emergenza non accenna ad affievolirsi, anche a causa delle continue scosse di assestamento e delle condizioni climatiche e ambientali instabili. Forti piogge continuano infatti a colpire alcune aree come Adıyaman, Kahramanmaraş, e Hatay causando inondazioni nelle tende e in altre abitazioni temporanee.
Cibo, acqua pulita, kit igienico sanitari sono sempre più essenziali per la sopravvivenza di bambini e famiglie fragili, che vivono ancora in condizioni instabili e, oltre alle difficoltà pratiche, devono affrontare anche il dramma psicologico della catastrofe.
In Turchia sono oltre 9 milioni le persone colpite dal disastro, di cui 4 milioni sono bambini.
Il bilancio delle vittime è salito ancora e si attesta intorno alle 50.300 persone, mentre si stima che circa 1,6 milioni continuino a vivere in insediamenti temporanei, rifugi di fortuna o tende improvvisate, vicino alle case danneggiate, in condizioni di vita precarie. Le condizioni igienico sanitarie inoltre rimangono critiche in molte aree con un aumento dei rischi di infezioni e di trasmissioni di malattie di diverso tipo (scabbia, pidocchi, vomito, diarrea e polmonite).
In questo quadro ancora allarmante è sempre più importante rimanere al fianco di chi è sopravvissuto e ha perso tutto. Per questo continua senza sosta il nostro intervento insieme ai partner di Alliance2015 con i quali siamo presenti sul sin dall’inizio dell’emergenza per organizzare gli aiuti umanitari di prima necessità e l’accoglienza delle persone che hanno perso la casa e ogni cosa.
L’intervento di CESVI con ACTED si è concentrato soprattutto in aree colpite dal terremoto di più difficile accesso e senza servizi, dove sono nati insediamenti informali. In particolare nelle aree di Kahramanmaras e Adiyaman l’intervento ha previsto la distribuzione di aiuti salvavita come cesti alimentari. Sono 902 le famiglie (4510 individui) finora raggiunte con gli aiuti alimentari che comprendono cibo per sfamare un nucleo familiare per due intere settimane. Il cesto contiene 1 kg di riso bianco, 1 kg di pasta, 750 g di sale, 800 g di concentrato di pomodoro, 2 l di olio vegetale, 1 kg di lenticchie rosse, 500 g di halva, 400 g di olive, 1 kg di zucchero, 1 kg di bulgur, 1 kg di farina. È continuata inoltre la distribuzione di kit igienici, destinati ad altrettante famiglie, contenenti prodotti per nuclei di 5 persone come sapone, dentifricio, spazzolini, detersivi, fazzoletti, shampoo, assorbenti, biancheria intima, carta igienica etc.
Tra coloro che hanno visto la propria vita andare in frantumi c’è anche Mehmet, nativo di Kahramanmaraş, che insieme alla sua famiglia ha potuto ricevere il cesto alimentare fornito da CESVI e ACTED. “La mia casa è stata distrutta dal terremoto. Abbiamo trascorso diversi giorni in auto, poi abbiamo trovato un rifugio temporaneo. Abbiamo perso tutto, ma siamo al sicuro e questa è la cosa più importante” ha detto con un sorriso stanco Mehmet, che come molti altri sta ora cercando un modo per provvedere alle sue tre giovani figlie e alla moglie. “Abbiamo un posto dove stare e il clima si sta riscaldando, ma è ancora difficile per noi comprare cibo a sufficienza ” ha spiegato.
Il cesto ricevuto da Mehmet e la sua famiglia può coprire il fabbisogno di almeno due settimane: “Grazie a questo cesto potrò di nuovo mangiare la migliore zuppa di lenticchie rosse del mondo, quella che prepara mia figlia. A prescindere da tutto, mi ricorderà sempre la mia casa“, ha concluso commosso Mehmet.
Foto di Fabrizio Spucches